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Dal 18 maggio si può tornare a messa. A Lanuvio la protezione civile controllerà gli accessi in Chiesa

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C’è gran fermento nelle Chiese dei Castelli Romani dove si stanno predisponendo gli spazi in vista del 18 maggio, data a partire dalla quale i fedeli potranno tornare a messa dopo il lockdown.

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A Lanuvio la prima messa dopo la chiusura forzata sarà celebrata lunedì 18 maggio alle ore 18,30, ed il parroco ha chiesto il supporto dei volontari della Protezione civile comunale per la messa in sicurezza della colleggiata S.Maria Maggiore e del Santuario Madonna delle Grazie, con il distanziamento dei banchi.

La collaborazione dei volontari si esplicherà, il giorno della prima celebrazione e per le domeniche successive, nel controllo degli accessi all’ingresso della chiesa onde evitare pericolosi assembramenti, nel rispetto della capienza interna, dichiarata nel piano di sicurezza.

A Monte Porzio la Parrocchia San Gregorio ha reso noti gli orari delle messe nel Duomo, fino al 30 giugno, che saranno alle 8, 10, 12, 16 e 18, per consentire che i locali, tra una celebrazione e l’altra, siano igienizzati e per un ricambio dell’aria.

Le disposizioni

Le funzioni saranno disciplinate da un rigido protocollo, firmato dal presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. 

Nel predisporre il testo si è tenuto conto della necessità di tutelare la salute pubblica con indicazioni accessibili e fruibili da ogni comunità ecclesiale.

L’accesso alla chiesa deve essere contingentato e regolato da volontari o collaboratori che, oltre a favorire l’accesso e l’uscita, vigilino sul numero massimo di presenze consentite. Dovrà essere in ogni modo evitato ogni assembramento, sia nell’edificio, sia nei luoghi annessi, come per esempio le sagrestie e il sagrato.

L’accesso ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche dovrà avvenire indossando mascherine e non è comunque consentito in caso di sintomi influenzali/respiratori.
Le acquasantiere saranno vuote e all’ingresso dovrà esserci del gel igienizzante per i fedeli, che dovranno in ogni caso mantenersi a distanza di sicurezza. Vietato inoltre lo scambio della pace.

Tutti i luoghi di culto dovranno essere igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione. La raccolta delle offerte, infine, dovrà avvenire non durante le celebrazioni, ma in appositi contenitori all’ingresso. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla distribuzione della Comunione avendo cura, tra l‘altro, di offrire l’ostia senza alcun contatto con le mani dei fedeli.

Ove il luogo di culto non sia idoneo alle celebrazioni liturgiche, secondo le indicazioni del protocollo, le celebrazioni potranno avvenire all’aperto.

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