CRONACA

Incendio all’auto di un consigliere di Latina. Arrestato 32enne di Velletri quale esecutore materiale dell’intimidazione

Carabinieri-8

Nella mattinata odierna, i militari della sezione operativa della Compagnia di Latina a conclusione delle attività d’indagine avviate in seguito al danneggiamento mediante incendio dell’autovettura in uso al consigliere comunale di Latina con delega alla Politiche ambientali, Patrimoniali urbanistiche e Produttive della Marina nonchè vice presidente commissione Governo del territorio e Lavori pubblici, Maria Grazia Ciolfi, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale Latina, nei confronti di due uomini, uno classe ’78 di Latina, e l’altro, 32enne di Velletri.

Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di “minaccia a un pubblico ufficiale, danneggiamento a seguito di incendio e violazione di domicilio”.

Le indagini, sia di natura tradizionale che tecnica, hanno consentito di ricostruire come gli arrestati, l’uomo di Latina in qualità di mandante e il veliterno in qualità di esecutore materiale, usavano minaccia nei confronti del pubblico ufficiale al fine di costringerla ad omettere un atto del suo ufficio.

In particolare, l’atto intimidatorio, sarebbe stato posto in essere affinchè non venissero sollecitati controlli presso un lotto sull’arenile di Latina, sul quale era stata realizzata una recinzione abusiva in paletti di legno e su cui era stata posizionata un roulotte in violazione alle norme vigenti.

Inoltre si voleva dissuadere la vittima affinchè non influisse negativamente, in ragione degli incarichi ricoperti, sulla pratica edilizia Scia del 2019, presentata sempre dall’arrestato di Latina, afferente la comunicazione dell’avvio dei lavori in argomento e in relazione alla quale, già nel maggio del 2019, il servizio edilizia privata del Comune di Latina aveva risposto con una diffida dall’eseguire qualsiasi tipo di opera sull’arenile, in quanto in violazione del piano di utilizzazione dell’arenile comunale, poiche’ ricadente nell’area di rispetto dell’esistente impianto di depurazione.

Inoltre, il suddetto terreno ricadeva nel Ppe comprensorio della Marina di Latina destinato ad arenile pubblico con vincolo generale di inedificabilità con vincolo idrogelogico.

Gli arrestati al temine delle operazioni di rito venivano condotti presso i rispettivi domicili in regime di arresti domiciliari.

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