Cultura

I Castelli Romani del Cuore – I luoghi FAI da votare ad Albano e Castel Gandolfo

Palazzo Pamphilj

Di seguito l’elenco dei luoghi censiti di Albano e Castel Gandolfo che potrebbero ricevere finanziamenti per la valorizzazione

di Cristina Borri

Albano Laziale

L’associazione Fondo Ambiente Italiano (FAI) promuove la decima edizione de “I Luoghi del Cuore”:
l’iniziativa atta a censire le ricchezze artistiche, storiche e naturali della penisola.
Gli utenti possono votare sul portale ufficiale dell’organizzazione un luogo italiano a cui sono
particolarmente legati o ritengono doveroso salvaguardare. I siti maggiormente votati riceveranno
contributi economici per la propria tutela. È possibile votare fino al 15 dicembre.

Castel Gandolfo

Tra le magnificenze d’Italia non potevano mancare i Castelli Romani. È nostro desiderio presentare i monumenti e le bellezze di ogni paese del territorio. Questo primo articolo tratterà il patrimonio di Castel Gandolfo e Albano Laziale, di cui già i due borghi (CLICCA) sono un bene prezioso, con la Torre di Albano Laziale (CLICCA).
Sul sito sono presenti addirittura la stazione albanense con i suoi giardini (CLICCA) o le ville in stile Liberty di Castello (CLICCA), a testimoniare come anche le semplici infrastrutture d’uso comune siano ritenute incanti locali.

Palazzo Pamphilj

Palazzo Pamphilj (CLICCA): costruito tra il 1708 ed il 1717, deve il proprio nome alla omonima famiglia. I Pamphilj erano una nobile discendenza romana estintasi nel 1760. Tra gli esponenti più illustri, si ricorda il Papa Innocenzo X (1574 – 1655) e il Cardinale Benedetto Pamphilj. Il primo passò alla Storia per l’opposizione al principio della Chiesa di Stato e condannò le dottrine gianseniste. Fu protettore dell’artista Bernini, il quale operò anche ai Castelli Romani. Il secondo fu ideatore del palazzo albanense. Pronipote del Papa Innocenzo X, fu uno dei massimi esponenti del mecenatismo
romano e collaboratore dell’Accademia dell’Arcadia sotto lo pseudonimo di Fenicio Larisseo.

Villa Doria (CLICCA): Oggi parco pubblico, fu la villa edificata nel XVIII secolo dal Cardinale Fabrizio Paolucci e in seguito acquistata dalla famiglia genovese da cui prende il nome. La discendenza Doria risale al
1100 e visse l’apice della propria potenza nel XVI secolo. Tra gli esponenti di spicco, Oberto Doria il
quale sconfisse la flotta pisana alla Meloria (1284) e Lamba Doria che annientò il naviglio di Venezia
presso Curzola (1298). Villa Doria, come molti altri monumenti dei Castelli, fu vittima dei
bombardamenti del 1944. La palazzina della villa non esiste più dal 1951.

Palazzo Lercari (CLICCA): oggi Museo Diocesano, prende il nome dal Cardinale Nicolò Maria Lercari, suo
ideatore nonché Segretario di Stato di Papa Benedetto XIII. Innalzata sopra le antiche terme romane (ancora oggi sottostanti alla Chiesa di Santa Maria della Rotonda), la struttura è a sua volta costruita sopra un villino seicentesco. Dal 1757 il palazzo è proprietà vescovile. Ancora oggi è possibile osservare lo stile, i dipinti e la magnificenza tipici del 1700, secolo della sua realizzazione.

La natura di Albano (CLICCA): dalla campagna tra Albano e Pomezia, al bosco (CLICCA) e i suoi sentieri (CLICCA). Le colline albanensi ospitano sulla propria terra ulivi di oltre 700 anni (CLICCA). Il luogo dove natura e fantasia si incontra: è per la campagna di Albano, infatti, che vive e si diverte a disturbare con scherzi di ogni tipo il locale folletto chiamato “Lenghelo”.

Lago Albano

Il Lago Albano (CLICCA) e il suo emissario (CLICCA): Il lago di origine vulcanica si scarica in un affluente del Tevere grazie all’emissario artificiale. Si ipotizza che il canale sia stato costruito nel VI secolo. In tutta la penisola, esistono solo venti emissari sotterranei artificiali di epoca antica, di cui dodici nel Lazio.
Sulle rive del lago sono stati rinvenuti resti appartenenti all’età del Bronzo. Il “Villaggio delle
Macine”, rinvenuto nel 1984, è datato tra il XX-XIX secolo a.C. e il XVII-XVI secolo a.C. ed è il più
grande sito archeologico palafitticolo d’Italia.

Palazzo Del Drago (CLICCA): Deve il proprio nome all’omonima nonché antica famiglia aristocratica viterbese.
La struttura, sita a Via Massimo D’Azeglio (così chiamata poiché lo statista italiano soggiornò
proprio per questa strada più volte nella sua vita) era la residenza estiva dei nobili. Il Cardinale Alessandro Albani fu l’ideatore del palazzo settecentesco. Al giorno d’oggi è sede di una banca locale BCC.

Piazza di Castel Gandolfo

Palazzo Apostolico (CLICCA): La facciata riporta tre epigrafi celebrative ai Papi che hanno contribuito allo sviluppo del paese: Paolo V, Urbano VIII, Alessandro VII. Il primo effettuò notevoli lavori urbanistici nonché la bonifica del territorio. Il secondo fu il primo Papa a soggiornare a Castel Gandolfo.
Ancora oggi è visibile il torrione che Urbano VIII volle edificare accanto ai resti del castello Gandolfi,
la prima famiglia feudataria del borgo. Il Bernini lavorò sull’edificio e sugli altri monumenti castellani (come la fontana della piazza e la Chiesa di San Tommaso di Villanova) sotto il governo di
Alessandro VII. Si ipotizza che, sotto il papato di Benedetto XIV, abbia contribuito con la propria
arte anche l’architetto Ferdinando Fuga. Dal pontificato di Papa Francesco è possibile visitare la
magnificenza del palazzo nonché dei suoi splendidi giardini.

Qualora pensiate che altri siti di Albano e Castel Gandolfo, o degli altri paesi dei Castelli, siano degni di essere votati, è possibile aggiungerli al seguente link.

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