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“Riaprite i Punti Nascita e Pediatria”: il 24 maggio, a Velletri ed Anzio, il Flashmob di protesta

ospedale velletri ostetricia

No, a loro non è andata giù! E domenica 24 maggio scenderanno in strada per dimostrarlo, proprio al fianco di quegli Ospedali, e quei reparti, che qualcuno, inopinatamente, ha deciso di chiudere. Di punto in bianco.

E’ un moto di sdegno quello che accompagnerà le tante mamme che il 24 maggio faranno sentire la propria voce, o meglio, i propri clacson, dall’interno dei propri abitacoli.

Quella mattina, alle ore 11.30, convergeranno negli Ospedali di Velletri e nell’Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno, per protestare con un flashmob in automobile contro la chiusura dei reparti di Ostetricia e Pediatria.

L’appuntamento è nei parcheggi dei due Ospedali, alle ore 11,30. Per quanto concerne il nosocomio veliterno la protesta verrà inscenata nel parcheggio sottostante, quello lungo la bretellina intitolata a Madre Teresa di Calcutta.

flashmob chiusura ostetricia e pediatria

Tutti i partecipanti, con gli appositi dispositivi individuali, saranno chiusi nelle proprie auto, con un cartello con scritto il proprio pensiero sull’argomento e suoneranno il clacson alle ore 12 in punto.

Innumerevoli le proteste di cittadini e dipendenti dell’Ospedale “Paolo Colombo” di Velletri, attoniti di fronte ad una chiusura mal digerita, accompagnata dalla perplessità di una riapertura nel post emergenza Covid-19.

Veemente anche la protesta della popolazione di Anzio e Nettuno: “Ad oggi la maggior degli utenti delle due città del Litorale, fanno nascere i loro figli ad Aprilia, che è sprovvista di un reparto di pediatria e ai Castelli divenuto in parte ospedale Covid-19. L’ospedale di Anzio – fanno sapere le organizzatrici – ha registrato zero contagi tra il personale medico infermieristico durante la pandemia, contrariamente ad altre strutture ed il concorso per l’assunzione di nuovi pediatri è ancora bloccato. I cittadini di Anzio e Nettuno, hanno il diritto di far nascere i loro figli nel presidio ospedaliero, che fa capo alle due cittadine”.

volantino flashmob

“#SalviamoIlDirittoDiNascereAlMare” è allora lo slogan ideato dalle manifestanti. L’evento è stato ideato da tre croniste del litorale, Natascia Malizia, Romina Malizia e Linda Di Benedetto, in seguito ai numerosi appelli alla stampa locale di tante future mamme costrette a partorire altrove o a portare i loro figli affetti da patologie in strutture distanti.

Il loro commento: “Abbiamo deciso nel giorno della festa della mamma, di rendere pubblico quest’evento. Un modo di venire incontro alle tante donne che hanno scelto di mettere al mondo un figlio, nei comuni di Anzio e Nettuno. È fondamentale che i due reparti siano restituiti alle due città che contano oltre 100mila utenti, per la nascita e la tutela della salute dei bambini.”

Un flashmob, come detto, che andrà in scena in contemporanea sia a Velletri che ad Anzio. Entrambe per ripristinare i propri Punti Nascita e dare alle future mamme e a chi avesse i propri figli nella necessita di dover ricorrere da un Ospedale di dover imbarcarsi in lunghi tragitti, con l’incognita di perdere minuti preziosi.

Proprio la riapertura dei reparti chiusi a Velletri ed Anzio aveva invocato nelle scorse settimane il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, sin dall’inizio contrario all’operazione, tanto da parlare di “mortificazione per gli Ospedali di Velletri ed Anzio”, da parte dei vertici regionali e dalla ASL RM6.

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