Primo giorno di riapertura a Frascati, tra cambiamenti e opportunità – FOTO

Qualche fila ordinata fuori dai negozi, parcheggi pieni e in tantissimi con la mascherina indossata. Frascati riparte con calma e, sembrerebbe da un primissimo bilancio delle prime ore della giornata, nel rispetto delle regole.

Abbiamo fatto un giro per le vie del centro, passando da piazza Roma, corso Battisti, le aree pedonali dello shopping frascatano, attraverso la galleria e piazza del Mercato, fino ad arrivare a via dell’Olmo e piazza Monte Grappa, dove gli istituti di credito fanno registrare le file più lunghe. Una passeggiata in cui abbiamo finalmente rivisto tanti commercianti e volti conosciuti, seppur rigorosamente celati da mascherine protettive.

Nessun assembramento, solo qualche fila per attendere il proprio turno di ingresso per prendere un caffè, o dare un’occhiata più da vicino alle tanto sospirate collezioni primavera/estate di abiti e calzature. Per quanto abbiamo potuto vedere ognuno, nel rispetto delle normative e con più o meno estro, ha attrezzato il proprio negozio con una postazione di gel antibatterico e ha posizionato cartelli informativi sul distanziamento e lo scaglionamento in entrata.

Qualche negozio ancora chiuso e qualcuno che non riaprirà più li abbiamo trovati ma, sarà stata anche la complicità della bella giornata, si respirava finalmente un’aria diversa. Qualcuno era seduto al tavolino di un bar, qualcun altro passeggiava con un gelato in mano.

«Questa mattina – ha detto la proprietaria di un negozio di abbigliamento – qualcuno è entrato, alcuni clienti sono tornati per salutarci e darci il loro incoraggiamento, ma vendite ancora no. Siamo però fiduciosi e convinti che piano piano qualcosa tornerà a smuoversi. Le entrate sono diminuite un po’ per tutti e difficilmente ci si lascerà andare all’acquisto impulsivo nei primi tempi».

Nel frattempo però c’è anche chi ha optato per vendite su appuntamento all’interno del negozio, così da garantire ai clienti il confort di uno shopping privato, senza file o tempi di attesa.

Per ristoranti, parrucchieri e centri estetici questa sarà obbligatoriamente la prassi d’ora in poi, ma sono sempre di più a pensare che questo potrebbe diventare anche per gli altri negozi un servizio in più da offrire al cliente.

Claudia Proietti