A pochi giorni dal Consiglio comunale che ha di fatto impegnato nuovamente il Sindaco e la Giunta a farsi valere nelle sedi preposte a tutela e salvaguardia dell’Ospedale di Velletri, il nosocomio veliterno continua ad essere al centro dell’interesse anche e soprattutto per i suoi risvolti futuri.
Non trova tuttavia alcuna conferma ufficiale la “voce” che il “Paolo Colombo” possa diventare un Ospedale Covid dedicato.
Mentre emerge in tutta la sua concretezza l’ipotesi di chiusura del reparto Covid all’Ospedale dei Castelli se l’emergenza epidemiologica dovesse confermarsi nel suo attuale trend.
Su Velletri (che entro metà giugno potrebbe veder chiudere anche Radiologia e le Sale Operatorie, se non dovesse esserci un rafforzamento nell’organico) non arriva alcuna conferma ufficiale e le voci di corridoio tendono anzi a smentire tale possibilità, che farebbe senz’altro insorgere la comunità locale.
Trapela invece che possa essere il “San Giuseppe” di Albano a trasformarsi in Ospedale Covid dedicato, dopo essere stato riaperto come RSA Covid Pubblica; in ballo tuttavia, c’è anche l’Ospedale di Genzano, mentre non sembrano prendere quota le ipotesi “Spolverini” di Ariccia e “Regina Apostolorum” di Albano.
Non resta che attendere sviluppi, nella speranza che qualsiasi scelta venga ponderata oculatamente, tenendo conto dell’esigenza di salvaguardare la sanità pubblica e rilanciarla come merita. Alcune di quelle fatte finora, come quella che ha portato alla chiusura dei Punti Nascita e dei reparti di Pediatria di Velletri e di Anzio, si fatica ancora a comprenderle…
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