Per diverse ore, divenuti poi giorni, ha preferito assistere in silenzio a quanto accaduto, senza riversare sui social, dove la diatriba aveva avuto origine, la sua amarezza per come la vicenda era poi divampata. Alla fine ha scelto di tradurre in uno scritto i suoi pensieri per quanto avvenuto.
Ospitiamo, di seguito, una lettera dell’avvocato Faliero Comandini, consigliere comunale di Velletri, e coordinatore cittadino della Lega, protagonista dell’alterco verbale col “collega” del Partito Democratico, Giorgio Zaccagnini.
LA LETTERA DI FALIERO COMANDINI
“Non posso che respingere con forza al mittente tutti gli infondati, strumentali e vergognosi attacchi subiti sui social dopo l’ intervento che ho fatto in Consiglio Comunale solo ed esclusivamente perché mi sono permesso di replicare, in qualità anche di Coordinatore della Lega di Velletri, alle gravissime offese e accuse mosse dal consigliere PD Giorgio Zaccagnini con un suo post su Facebook ai “piccoli leghisti locali”.
Il Consigliere Zaccagnini ha testualmente detto “ è che voi odiate le donne libere, semplicemente. Odiate le donne indipendenti, autonome, determinate che scelgono perché vi rassicura provare che l’essere maschio conti qualcosa. È questo, ilPunto, solo questo”.
Chi mi conosce personalmente sa chi sono e soprattutto conosce quali sono i valori che costituiscono l’essenza della mia persona, in particolare la considerazione e stima che ho per le donne. I giudizi dei “politici” locali, aizzati per altro dal loro capo, il Sindaco Pocci, che mi hanno definito “sessista”, “bulletto del quartierino”, “seminatore d’odio” e di essere artefice di “bassezze politiche e becere”, mi scivolano addosso, vista la pochezza intellettuale da cui provengono.
Tra tutti i giudizi, però, quello che mi ha certamente sorpreso è quello pubblicato sulla pagina PD Partito Democratico di Velletri e condiviso dal Sindaco Pocci sulla sua pagina Facebook. Il Sindaco, condividendo il post, ha falsamente dichiarato che avrei aggredito verbalmente il Consigliere PD Giorgio Zaccagnini e che tale condotta non avrebbe precedenti nella civiltà politica del Consiglio comunale di Velletri. Per quanto riguarda i precedenti in Consiglio comunale sarebbe il caso che il Sig. Sindaco ricordasse, se non lo ricorda glielo ricordo io, l’aggressione fisica che il fratello ha perpetrato alle spalle dell’amico consigliere della Lega dott. Giorgio Greci, reo quest’ultimo soltanto di aver fatto la richiesta di accesso agli atti per verificare se il Sindaco avesse o meno dei debiti per tributi locali con il Comune. Ricordo, inoltre, sempre al Sig. Sindaco Pocci che ilConsigliere e capogruppo del PD Sig. Leoni Mauro con un suo intervento di “alto profilo politico”in Consiglio Comunale giustificó detta vile aggressione dichiarando testualmente: “ad ogni azione corrisponde una reazione” giustificando così il vile gesto di suo fratello!!! Lei ricorda questi episodi Sig. Sindaco o sto dicendo falsità? Ho voluto ricordare questi due gravissimi episodi per far capire alla gente che legge da quale pulpito arriva la predica.
Quindi Sig. Sindaco non accetto nel più assoluto falsi moralismi da parte Sua considerato anche, la non irrilevante circostanza che io non ho offeso il Consigliere Zaccagnini. Cosa comunque molto più grave è che lei, Sig Sindaco, condividendo il post pubblicato sulla pagina Facebook del PD di Velletri ha fatto suo il contenuto dello stesso e cioè che io avrei insultato e offeso il Consigliere Zaccagnini “usando parole omofobe e discriminatorie contro la libertà del consigliere del Pd di esprimersi sui fatti che hanno gettato vergogna su una parte minoritaria del Paese”.
Per verificare la falsità della sua gravissima ed ignobile affermazione è sufficiente a chiunque riascoltare il mio intervento durante il consiglio comunale. Non riesco a comprendere come Lei Sig. Sindaco abbia potuto condividere un post del genere considerato che vive di politica da anni e anni e che oltre tutto la ritenevo anche una persona intellettualmente corretta. Che sia diffamatorio quanto condiviso da Lei risulta, senza timore di smentita, dalla registrazione del mio intervento ove si evince che non ho offeso il Consigliere Giorgio Zaccagnini con parole “omofobe e discriminatorie”, come falsamente da lei riportato.Per non parlare poi del post del consigliere regionale On. Daniele Ognibene che commentando il mio intervento in Consiglio comunale ha ritenuto lo stesso “un commento a sfondo sessuale”. Pazzia pura!!! Pretendo di sapere dall’onorevole Ognibene come abbia potuto fare un commento del genere e su quali presupposti, diffamandomi e ledendo la mia reputazione!!!
Chiarita, se ce ne fosse bisogno la mia posizione circa la questione con il Consigliere Zaccagnini, non posso non fare alcune considerazioni politiche, ma ovviamente soltanto da “piccolo leghista”. Mi auguro nell’interesse dei cittadini di Velletri che non siano false anche le dichiarazioni che lei Sig. Sindaco Pocci rilascia circa l’Ospedale di Velletri, visto che in Consiglio Comunale dice che si batterà per l’Ospedale (ascoltare suoi interventi in particolare quello dell’ultimo consiglio comunale) mentre quando c’è da votare e prendere decisioni importanti nei posti che contano per il futuro dell’Ospedale di Velletri (Conferenza dei Sindaci di Pomezia sulla Sanità dell’ASL Roma del 5.11.2019) si allinea chinando servizievolmente la testa ai “poteri forti” votando a favore della revisione dell’Atto aziendale proposto dall’Azienda ASL Roma 6.
Si vocifera che purtroppo a breve verrà chiusa anche la Sala operatoria e la Radiologia, dopo che sono stati chiusi i reparti di Otorino, Chirurgia vascolare, Urologia vascolare, Endoscopia e Radiologia interventistica e da ultimo il Punto nascita e il Reparto di pediatria.Soltanto lei Sig. Sindaco non si rende conto che i suoi amici di partito del PD della Regione Lazio e i dirigenti dell’ASL Roma 6 ci stanno portando via da Velletri l’Ospedale “a pezzettino a pezzettino”.
Cosa attende ancora per farsi sentire che ci tolgono l’ultima sedia dall’Ospedale oppure lei è complice loro?Perché lei Sig. Sindaco all’ultimo consiglio comunale si è opposto ferocemente all’approvazione dell’emendamento della mozione proposto dal consigliere Paolo Trenta del Movimento 5 Stelle teso ad istituire una commissione speciale costituita dai capigruppo del Consiglio per monitorare le sorti dell’Ospedale, ricattando che non avrebbe fatto votare la mozione per il ripristino dell’attività sanitaria completa presso l’Ospedale di Velletri presentata dalla consigliera Maria Paola De Marchis?
Cosa teme Sig. Sindaco? Cosa non deve sapere l’opposizione Sig. Sindaco? Spero che questa volta non dica bugie ai cittadini come ha già ha fatto condividendo il post diffamatorio nei miei confronti!!! Le evidenzio, per finire, che, contrariamente a quanto da lei affermato nell’ultimo consiglio comunale, la Tac montata presso l’Ospedale, di cui lei è i suoi amici si è tanto vantato, non è affatto di ultima generazione ma obsoleta, di terz’ultima o forse quart’ultima generazione.Inoltre Le comunico che gli utenti e gli operatori sanitari dell’Ospedale sono ancora in attesa della realizzazione della “camera calda” a Lei promessa da tempo dai suoi vertici di riferimento.
Riflettendo, ritengo che lei Sig. Sindaco con la condivisione del post con il quale mia ha diffamato abbia volontariamente voluto distogliere l’attenzione dei cittadini buttandogli fumo agli occhi per nascondere le sue esclusive e gravissime responsabilità nella vicenda dell’Ospedale.Si ricordi che i cittadini di Velletri non sono stupidi anche perché vedono con i propri occhi in che condizioni è ormai finito il loro amato Ospedale. Inoltre se fossi in lei mi farei una domanda.
Perché la Consigliera Maria Paola De Marchis pur facendo parte della maggioranza che la sorregge ha depositato una mozione “per il ripristino dell’attività sanitaria completa presso l’Ospedale di Velletri”? La vuole una spassionata risposta? Perché anche i consiglieri che la sostengono non si fidano più di lei visto anche i suoi comportamenti inconcludenti. Non ci sono altre risposte”.
avv. Faliero Comandini
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