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Castelli Romani del Cuore, i luoghi FAI da votare a Marino e Ciampino

Mitreo di Marino (1)

Di seguito l’elenco dei luoghi censiti di Marino e Ciampino che potrebbero ricevere finanziamenti per la valorizzazione.

di Cristina Borri

L’associazione Fondo Ambiente Italiano (FAI) promuove la decima edizione de “I Luoghi del Cuore”. Un’iniziativa già trattata nel precedente articolo (CLICCA) in cui sono state recensite le bellezze storico-culturali di Albano Laziale e Castel Gandolfo.

Marino
Marino

Con tale articolo si andrà a trattare le ricchezze di Marino e, data la vicinanza, di Ciampino. I due comuni sono collegati sia per motivi storici che ambientali, come la campagna della falcognana (CLICCA): un luogo che coinvolge enti diversi, ma uniti per salvaguardarlo dalla massiccia cementificazione dei giorni nostri.

tenuta del muro dei francesi
tenuta del Muro dei Francesi

Si ricorda che è possibile votare fino al 15 dicembre e qualora riteniate che manchino dei siti meritevoli di essere salvaguardati è possibile aggiungerli al seguente link (CLICCA).

Procediamo con il nostro viaggio:

Istituto Gesù Divino Operaio (CLICCA): Situato alle spalle della chiesa di Piazza della Pace di Ciampino, al giorno d’oggi diversi comitati cittadini si prodigano per la sua salvaguardia. Fu edificato nel 1922, quando Ciampino era ancora frazione di Marino, per volere del Vescovo di Albano Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte. Nato in origine come dimora delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale fu tramutato in una Scuola di Addestramento Militare e in seguito in una base tedesca. Questa notevole trasformazione fu dovuta alla sua posizione strategia: si trovava accanto ad una base militare costruita nel 1916 ed oggi divenuta l’aeroporto di Ciampino.

muro dei Francesi-Villa dei Valerii

Tenuta del Muro dei Francesi Villa dei Valerii (CLICCA): Un luogo ricco di storia, da villa romana a tenuta seicentesca. La famiglia feudataria Colonna fu proprietaria di questo possedimento nel XV secolo. La struttura mostra grandi opere dell’epoca, incluso un imponente portale di pietra vulcanica. È presente un esteso uliveto secolare. In epoca romana, i patrizi edificavano le proprie residenze in questo punto dell’odierna Ciampino, in prossimità con la Via Appia. La Villa viene attribuita al console romano Valerio Messalla Corvino. Dal 2012 sono stati rinvenuti straordinari ritrovamenti, tra cui una “natatio” (piscina) e gruppo di statue raffigurate il mito di Niobe: figlia di Tantalo e moglie di Anfione, la donna si vantò con superbia di aver concepito un numero decisamente maggiore di prole rispetto a Latona, madre di Apollo ed Artemide. Quest’ultimi uccisero tutti i figli della mortale. Niobe, dal dolore, si tramutò in pietra. Si ipotizza che lo stesso Ovidio, il quale narra le vicende ne “Le Metamorfosi”, abbia trovato l’ispirazione in questa villa.

 –Torre del Casale dell’Acqua Sotterra (CLICCA): conosciuta come “Torre della Marrana”, fu edificata sopra una cisterna romana. La sua altezza odierna è di circa dieci metri, ma si ipotizza che in origine fosse superiore. Mostra la tipica struttura di una torre medievale da difesa: l’accesso era in posizione sopraelevata e intorno era presente un antemurale di cui oggi rimangono piccole tracce. Grazie ad una bolla papale di Onorio III, è possibile datare la struttura al XIII secolo.

Bovillae (CLICCA): Il Circo Romano fu costruito nell’anno 14 dall’Imperatore Tiberio per poter onorare lo scomparso Augusto tramite spettacoli e giochi. Nell’antichità con il termine “circo” si identificava il luogo in cui si svolgevano le corse con i cavalli. Il Circo di Bovillae era uno dei più grandi di Roma, superando sia il Circo Vaticano che il Circo Agonale, odierna Piazza Navona. Gli scavi archeologici che riportarono alla luce il sito furono effettuati da Giuseppe Tambroni negli anni Venti dell’Ottocento.   

Convento del Santissimo Rosario di Marino

Chiesa del Santissimo Rosario (CLICCA): è situata a Piazza Garibaldi di Marino e fa parte di un complesso assieme al convento delle Suore Domenicane di Stretta Osservanza. Quest’ultimo fu voluto da Papa Clemente X nel 1675. La struttura è del 1712 ed è un’eccellenza dell’arte dell’epoca: l’architetto Giuseppe Sardi è riuscito in una piccola chiesa a una sola navata a realizzare maestose composizioni e prospettive che “ingrandiscono” l’edificio. Al suo interno è presento il dipinto di San Rocco attribuito a Domenico Zampieri.

-Monastero dei Trappisti (CLICCA): situato nella frazione di Frattocchie (Marino), ancora oggi ospita i monaci di questo ordine, nato nel 1664 per opera di A.J. Bouthillier de Rancé e diffusosi in vari Paesi del mondo. I religiosi uniscono l’aspetto contemplativo con quello lavorativo, congiungendo i momenti di preghiera con quelli di umile e silenziosa operosità, vivendo in povertà, castità e sotto la guida di un Maestro.   

Mitreo di Marino (1)

Mitreo di Marino (CLICCA): Una grande scoperta avvenuta per puro caso. Negli anni Sessanta un impiegato delle Ferrovie acquistò un terreno vicino alla stazione per costruirci la propria casa. Durante i lavori per la cantina, venne alla luce un lungo corridoio sotterraneo che conduceva ad uno straordinario dipinto raffigurante il dio Mitra, Signore dell’Ordine Cosmico. Una divinità orientale che ebbe successo nella cultura romana tramite culti segreti. Per divenirne un seguace, bisognava praticare uno specifico rito di iniziazione denominato “mistero”. L’affresco sarebbe stato venduto se la stampa giornalistica dell’epoca non si fosse interessata al rinvenimento. Le due decadi successive, gli anni Settanta ed Ottanta, furono caratterizzate da diverse petizioni, sia di natura politica che popolare, per la conservazione del Mitreo. Solo dai primi anni del 2000 si inizierà a salvaguardare il bene, dopo l’acquisto da parte del Comune. Oggi la grotta sacra è tutelata grazie al lavoro di volontari appartenenti ad associazioni culturali, ma tuttora oggi non è fuori pericolo ed è ancora molta la strada da fare per salvare il Mitreo meglio conservato al mondo nonché uno dei tre in tutta Italia a rappresentare visivamente il cultuale momento in cui il dio uccide il Toro Bianco.   

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