Attualità

Comitato Alternativa Sostenibile, mònito ai Sindaci sulla qualità dell’aria tra Colonna, Monte Compatri e San Cesareo: “Non basta fare passerelle”

comitato alternativa sostenibile


“Ci sono sindaci che non si accontentano di fare passerella e di rinnovare richieste ad ARPA per misurare parametri della qualità dell’aria che poco o nulla hanno a che fare con gli inquinanti precursori o produttori dei pesanti impatti odorigeni provocati dai bitumifici” hanno scritto in una nota dal Comitato Alternativa Sostenibile, in relazione agli odori nauseabondi che sono costretti a respirare i cittadini di Colonna, di San Cesareo e Laghetto di Monte Compatri, facendo un parallelo con il caso in Brianza.

comitato alternativa sostenibile

“Il problema e’ serio e in ogni realtà sede di questi pestiferi trattamenti si scopre sempre che qualcosa non funziona a dovere o e’ stata sottovalutata in fase di esame e autorizzazione della richiesta. Gli ultimi presi in considerazione sono proprio quei cittadini esasperati costretti a convivere con impatti , quelli odorigeni, non regolamentati nella nostra legislatura ma presenti e valutati per i danni che provocano agli esseri umani in centinaia di studi clinici nazionali-internazionali. L’odore forte e pungente , in presenza di impianti per la lavorazione di asfalti, e’ quasi sempre accompagnato a disturbi respiratori che in alcuni soggetti, con fattori pregressi, diventano assolutamente pericolosi”.

“Il quadrante Est a confine con Roma (Monte Compatri-Colonna-San Cesareo) vede una presenza di impianti per la produzione di asfalti vari, da anni sotto la lente di procure e forze dell’ordine e per motivi vari ma non ci sembra che i “Sindaci” interessati, in qualità di massimi responsabili della salute pubblica sui territori di loro competenza, abbiamo attivate tutte le possibilità che la “Legge” mette a loro disposizione soprattutto in presenza di fatti reiterati e contingibili. In altri comuni sono state coinvolte le Prefetture, altri sindaci hanno fatto ricorso alla applicazione del sacrosanto “Principio di Precauzione” per limitare o eliminare danni alla salute. Per tranquillizzare la politica locale e qualche politico sempre possibilista, precisiamo che stiamo chiedendo di chiudere gli impianti solo e nel caso in cui non siano a norma e che se funzionanti vengano dotati di tutte quelle tecnologie che impediscano emissioni di fumi con presenze di sostanze nocive dal pesante impatti ambientale. Elementi odorigeni compresi”.

commenta