Se il futuro, per loro, è ancora avvolto da tanti, troppi interrogativi, il presente, se possibile, è a tinte persino più fosche. Perché forse, qualcosa, nelle settimane a venire potrebbe sbloccarsi e qualcuno, anche a loro, potrà dare finalmente qualche buona notizia in vista del nuovo anno scolastico. Ma intanto si trovano col conto corrente che langue e una situazione che, inevitabilmente, si ripercuote, e non poco sugli equilibri personali e familiari.
Loro sono i lavoratori delle mense scolastiche di Velletri ed Albano, e l’ultimo stipendio che hanno ricevuto risale al mese di febbraio. L’ultimo giorno di lavoro risale al 5 marzo e da allora forzatamente fermi. Da allora, tuttavia, non hanno ancora ricevuto il pagamento dall’INPS della Cassa Integrazione – FIS (Fondo Integrazione Salariale), che prevede tra il 70 e l’80% del compenso base.
Da quasi 3 mesi, quindi, un centinaio di lavoratori, nel menefreghismo più totale delle istituzioni, che per loro non hanno sprecato mezza parola, sono senza un briciolo di entrata e senza alcuna rassicurazione in merito.
L’azienda, da par suo, ad aprile ha anticipato tredicesima e quattordicesima, ma si tratta di cifre irrisorie, specie per i dipendenti che si trovano col part-time da 3-4 ore al giorno.
A tutti loro la solidarietà e la vicinanza della nostra redazione, che si augura che al più presto possano sbloccarsi i pagamenti loro dovuti dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
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