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VELLETRI – Ancora attriti tra la Consulta dello Sport e l’Assessorato preposto

palabandinelli

Continuano ad essere tesi, a Velletri, i rapporti tra la Consulta dello Sport e l’Assessore preposto, dai quali i primi non si sentirebbero ben rappresentanti. Il tutto è sintetizzato in una lettera giunta alla nostra redazione, a firma della stessa Consulta, capitanata dal Presidente, il prof. Antonello Cipriano, e composta, come da firma in calce, da Carolina Miconi, Daniele Ciarla, Francesco Perillo, Marco Cellucci, Marco Evangelisti.

Giova ricordare che la lettera, pervenuta alla nostra redazione nella giornata di ieri, riporta fatti aggiornati al 18 maggio. Da allora, da quanto riferitoci dallo stesso Presidente della Consulta, qualche segnale di disgelo c’è stato da parte di alcuni membri della maggioranza che amministra la città, ma non, a quanto pare, dall’assessore preposto.

antonello cipriano velletri
Antonello Cipriano

Nei giorni scorsi l’Assessore Francesco Cavola avrebbe infatti garantito la disinfestazione degli impianti sportivi comunali; mentre all’inizio di questa settimana il Consigliere e Presidente della 3^ commissione, Giorgio Zaccagnini, ha assicurato massima disponibilità per i centri estivi comunali con la Consulta.

LA LETTERA DELLA CONSULTA DELLO SPORT

Gentile Direttore, vorremmo informare Lei, quindi i lettori di cosa sta succedendo (oppure non succedendo) a Velletri in relazione allo Sport della città. Sicuri di una sua disponibilità ad esporre queste utili problematiche a tutti i cittadini ed agli sportivi in particolare.

Vogliamo ricordare rapidamente a tutti i lettori che la Consulta allo Sport per la Città di Velletri è una organizzazione libera ed indipendente, con precise regole, composta da 39 Associazioni Sportive veliterne che collaborano tra loro da diversi anni (strano a dirsi in questa città) e “tentano di farlo” con l’Amministrazione locale. Con quest’ultima abbiamo anche un protocollo di collaborazione che è stato recentemente riaffermato.

Non ci riteniamo il “sapere assoluto” ma con umiltà e disponibilità teniamo conto delle tante esperienze e conoscenze nel nostro campo che ben 39 ASD di tutti gli sport hanno conquistato. Inoltre vantiamo molti atleti di livello nazionale giovanile di: Atletica (2), Tiro (2) Pattinaggio (da 4 a 12), Automobilismo (3), Karate (3 con altri diversamente abili), Dama (6); Dodgeball (2 ai mondiali) poi altri a livello regionale di Ritmica, Pallavolo, ecc.. Questi atleti avrebbero potuto riprendere l’attività a livello individuale ma degli impianti comunali non si sa niente e quindi stop per tutti e senza avere cognizione di quello che sarà. Sino ad ora non ci risultano ufficialmente impianti comunali disponibili.

Gli scopi della Consulta sono quelli di condividere al meglio strutture e spazi verdi che Velletri ci offre nell’interesse dello Sport a tutti i livelli, quindi nell’interesse di: salute, svago, crescita sociale dei cittadini di Velletri, nonché per raggiungere importanti risultati sportivi.

In realtà, negli anni scorsi, la Consulta ha lavorato molto di sua iniziativa (a guida della prof. ssa Brandizzi ) ed ha appoggiato spesso le Amministrazioni precedenti, pur non condividendone sempre la politica sportiva e ricevendo poche cose in contributo; a volte magliette, piccoli fondi per attrezzi e fiore all’occhiello, gli scuolabus gratuiti per portare i bambini della Scuola Primaria a fare attività motoria nelle palestre comunali dove le società sportive hanno lavorato spesso in forma gratuita o con piccolo contributo delle famiglie.

Anche con questa Amministrazione, come è da nostro pedigree, abbiano avanzato interesse e proposte, tra l’altro, tutti i recenti candidati a Sindaco avevano enfatizzato il nostro lavoro e il nostro associazionismo tanto da metterlo come riferimento nei loro programmi. Quando però si è formato il nuovo governo comunale non è stato così…anzi, ci siamo sentiti “messi da parte”. Infatti ad oggi non c’è una riunione congiunta con le società sportive; non c’è un programma su prospettive ed impianti…

Noi ci siamo tenuti comunque in contatto inviando notizie e richieste sempre ufficiali (come riteniamo debba essere fatto con una Amministrazione) ma a parte un breve incontro con il solo Sindaco richiesto da noi, non siamo più stati convocati…l’Assessorato allo Sport è andato avanti per proprio conto e a mo’ di velocista ad ostacoli, dimostrando una buona forma atletica, ha saltato puntualmente il protocollo d’intesa e la Consulta; ciò nonostante la nostra parte di collaborazione c’è stata. Poi è arrivato il “Coronavirus”.

Recentemente in vista di una graduale uscita dalla situazione critica dovuta appunto al COVID- 19, ci siamo proposti nuovamente all’amministrazione di Velletri, sin dal 5 maggio, per poter valutare insieme la ripresa di attività tipo “centri estivi” proponendone uno globale comunale gratuito per le famiglie; ad oggi, 18 maggio non abbiamo segnali di nessun genere. Considerate che la proposta oltre al Sindaco è stata inviata all’Assessore dello Sport, ai Sevizi Sociali, alla III sottocommissione permanente che si occupa anche di Sport. Visto il silenzio totale dell’Ente, abbiamo anche inviato un telegramma per una urgente convocazione perché imminente la possibilità di riapertura delle attività sportive e di attenti e ponderati Centri Estivi. Ad oggi ancora nessun segnale!

Cioè, diciamo che un segnale ci sarebbe e non appare bello! Sarebbe quello di una certa non considerazione e rispetto per chi, come cittadino, come personale esperto, come Ente legato da un protocollo, si mette a disposizione nell’interesse esclusivo della cittadinanza; questa è l’impressione che se ne trae. Vogliamo essere un po’ pulcinella, maschera napoletana, credere che tutto ciò sia dovuto alla tensione del coronavirus e quindi ancora qualche giorno aspetteremo una chiamata. In fondo se qualcosa si può re-iniziare è per tutti e non per uno sport specifico: questo è il nostro modo di vedere.

Come si potrà riorganizzare lo spazio sportivo comunale? Chi potrà fare un’attenta sorveglianza delle regole a tutela della salute? Come saranno consegnati gli impianti; già sanificati? Come potremmo suddividere i turni e i piccoli gruppi e con quali istruttori? Come saranno organizzati gli ingressi e le uscite? Per ora sicuramente no ad attività di squadra / contatto, ecc.

Questo ed ancora tutta una serie di problemi a cui dobbiamo rispondere prima di partire! Ma per rispondere bisogna incontrarci, valutare, preparare…

Crediamo che una città di oltre 50.000 abitanti, quindi con grandi criticità di organizzazione e programmazione, abbia necessariamente bisogno di un lavoro di equipe dove ci sia coordinamento e competenza: chi deve amministrare ovviamente amministra ma si avvale (e questo è il vero salto di qualità) di personale specializzato e di meritocrazia; non certo del solito amichetto.

Sapete che NON abbiamo un fiduciario CONI a Velletri? Cioè in una grande cittadina è stato temporaneamente sollevato dall’incarico colui (per noi colei, la professoressa Marinelli) che coordina il lavoro del CONI sul territorio e collabora con l’Amministrazione Comunale. Sembra che tutto parta dall’Amministrazione attuale che ne ha causato la sospensione?! Ne parleremo in dettaglio in un altro comunicato con i documenti del CONI e dei progetti svolti dalla professoressa per la città.

Questa è la situazione a Velletri e allora ci chiediamo: cara Giunta, che deliberi e amministri, cara restante Amministrazione comunale di Velletri… ci sei? Allora batti un colpo, anzi “sveglia” perché altrimenti non andiamo da nessuna parte… e questo vuol dire rimanere città di nome e paesotto di fatto, senza aver nulla da rimproverare ai tanti paesi che in genere hanno spesso la loro dignità.

Nel frattempo anche durante il blocco coronavirus la Consulta si è mossa dando un utile contributo ai nostri medici ed infermieri del pronto soccorso di Velletri (50 camici e visiere) e ad una casa famiglia con derrate alimentari e alcuni tablet… noi ci siamo, ci proponiamo e se proprio questa Amministrazione non né ha interesse, sappiamo viaggiare anche da soli.

PS. Ci sono anche ragazzi che con lo sport ci lavorano insegnando anche a livello individuale e/o che riescono a pagarsi le cose personali o la loro indipendenza; sono da ammirare. Dovremmo anche per loro poter riutilizzare gli spazi comunali: quelli grandi e quelli che hanno spazi all’aperto. Ci sembra anche questo un motivo per darsi da fare, o no?!!”.


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