Dubbi sulla segnaletica verticale e orizzontale lungo due arterie stradali cruciali presso il Lago Albano di Castel Gandolfo. A sollevarli è Fabio Angeletti, coordinatore del Circolo gandolfino “Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia.
“L’articolo 1, comma 1 del nuovo Codice della strada – premette Angeletti – recita testualmente: “La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato”. Ed è con questo spirito che il Circolo Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, sollecitato da numerose segnalazioni di cittadini e residenti, ha inviato il 25 maggio scorso una lettera al dott. Masnaghetti, Comandate del Corpo Associato di Polizia Locale Albano Laziale e Castel Gandolfo, segnalando importanti criticità che riguardano la segnaletica sia orizzontale che verticale presente nelle due arterie maggiormente frequentate al Lago Albano: Via dei Pescatori e Via Spiaggia del Lago”.
“In particolare in entrambe le vie di comunicazione abbiamo rilevato la presenza di zone destinate a parcheggio che – a nostro parere – non rispettano le norme contenute sia nel Codice della Strada che nel Regolamento di esecuzione di cui al DPR 16 dicembre 1992, nr. 495. Inoltre, la mancanza completa di idonei marciapiedi rende persistente la condizione di pericolo e di intralcio al transito pedonale, come appunto abbiamo potuto documentare con numerose immagini fotografiche. Stesso problema è presente sulla segnaletica verticale: un gran numero di segnali stradali non sono conformi alle norme vigenti.
Ciò che è stato portato all’attenzione anche del Sindaco, Milvia Monachesi, e all’Ufficio Viabilità Zona sud del Dipartimento VII – Viabilità e infrastrutture viarie di Città Metropolitana di Roma Capitale, sono situazioni potenzialmente pericolose che, secondo quanto stabilito dall’Art. 37 del C.d.S, in relazione all’obbligo della cura e manutenzione della strada e delle sue pertinenze, possono configurare un comportamento omissivo da parte dell’Ente proprietario della strada rischiando – di conseguenza – di vedersi inficiare i provvedimenti in materia, con conseguenti eventuali responsabilità amministrative, civili, senza escludere quelle penali e contabili.
In ultimo, ma non per importanza, abbiamo richiamato l’attenzione del Comandante Masnaghetti sul contenuto dell’Art. 7 c. 8 del C.d.S. che testualmente recita: “Qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessone ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”.
In parole povere abbiamo posto l’accento sulla totale mancanza di parcheggi “free” su tutta l’area presa in esame”.
Tanti parcheggi a pagamento, quindi, e una penuria assoluta di strisce bianche.
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