Cultura

I Castelli Romani del Cuore – I luoghi FAI da votare a Lanuvio, Velletri e Lariano

Tempio di Giunone Sospita

Di seguito l’elenco dei luoghi censiti di Lanuvio, Velletri e Lariano che potrebbero ricevere finanziamenti per la valorizzazione.

di Cristina Borri

L’associazione Fondo Ambiente Italiano (FAI) promuove la decima edizione de “I Luoghi del Cuore”.
Si ricorda che è possibile votare fino al 15 dicembre e qualora riteniate che manchino dei siti meritevoli di essere salvaguardati è possibile aggiungerli al seguente link (CLICCA).

Con questo quarto articolo andiamo a visitare Lanuvio, Velletri e Lariano: città e luoghi più antichi della stessa Roma.

Lanuvio

Lanuvio possiede remote origini: lo storico greco Appiano narra che la città sia stata eretta dall’eroe Diomede; alcuni frammenti di intonaco rinvenuti a Taormina mostrano che il fondatore fosse il troiano Lanoios. Storicamente, Appartenne alla Lega Latina, la quale fu sconfitta da Roma nel 338 a.C.. Come molte realtà locali, il paese subì la devastazione delle invasioni barbariche. Il centro storico, risalente al XII secolo, fu denominato “Civita Lanuvina” fino al 1914 (per questo gli abitanti di Lanuvio sono chiamati “Civitani”). Al giorno d’oggi Lanuvio si è ingrandita e conta diverse frazioni (CLICCA).

velletri
Velletri

Nel V secolo a.C. il territorio dell’odierna Velletri apparteneva al popolo dei Volsci, di origine tosco-umbra. Sotto l’impero di Anco Marzio, Roma entrò in conflitto con i Volsci poiché quest’ultimi non avevano rispettato i confini territoriali. Il tutto si concluse con una conciliazione pacifica. L’accordo permise alla famiglia Octavia di ottenere la cittadinanza romana. Da questa stirpe nacque l’imperatore Ottaviano Augusto. I Volsci furono alleati della Lega Latina e quando quest’ultima fu sconfitta, furono anch’essi sottomessi a Roma nel IV secolo a.C.. Come altre città limitrofe, Velletri è mutata durante i secoli medievali e si è ampliata negli ultimi decenni (CLICCA).  

Lariano è comune indipendente dal 1967. Prima di tale data apparteneva all’amministrazione veliterna. La storia antica è legata al popolo dei Volsci e alla Gens Arria (che ebbe come membro illustre il Pretore Quinto Arrio), mentre in epoca medievale ebbe una propria evoluzione storica.

Di seguito i siti segnalati dei tre paesi:

Necropoli antica a Lanuvio (CLICCA): Nel Vallone delle Tre Cappelle è stato rinvenuto un sepolcro appartenente all’epoca adrianea. Al suo interno è presente un affresco ritraente il mito di Diana e Atteone. Quest’ultimo, durante una battuta di caccia con i propri segugi, spia la dea nuda intenta a farsi un bagno. Scoperto ciò, Diana diventa furiosa e trasforma l’uomo in un cervo, facendolo sbranare dai suoi stessi cani. Il sepolcro è al giorno d’oggi situato in una proprietà privata.

Tempio di Giunone Sospita

Tempio di Giunone Sospita (CLICCA): “Sospita” significa “propizia”. Un culto assai antico di “Lanuvium” e di grande fama, descritto dallo stesso Cicerone. Si sono susseguite cinque fasi edilizie del tempio, che spaziano dal VII fino al I sec. a.C.. La divinità venerata indossa una pelle di capra, ha in mano una lancia e uno scudo ed è accompagnata da un serpente. Questa rappresentazione della dea proverebbe che fosse in origine un’entità latina, in seguito assimilata a quella romana, la quale viene solitamente rappresentata con abiti e strumenti regali. A Giunone Sospita è legato il Serpente Sacro: il mostro a cui annualmente venivano offerte delle maze (focacce) da parte di un gruppo di fanciulle vergini. Se il Serpente accettava, il raccolto avrebbe prosperato. Se rifiutava, significava che tra le giovani c’era un’impura e veniva sacrificata per non incombere nell’ira divina. Al giorno d’oggi i resti del tempio sono situati all’interno del parco di Villa Sforza-Cesarini, odierna biblioteca comunale, e sono facenti parte del complesso del “museo diffuso” lanuvino.   

Chiesa di San Lorenzo (CLICCA): Situata al centro di Velletri, la chiesa mostra tutta la propria arte medievale. Il portale dell’edificio appartiene all’XI secolo, mentre alla sua destra sono presenti i resti dell’ampio convento dei Frati Minori Osservanti costruito nella seconda metà del 1400. I monaci costruirono un cimitero, ma l’abbandono causato dallo scorrere del tempo lo rese un luogo incurato. Verso la fine del 1600 il cimitero e il convento furono chiusi e nell’Ottocento il complesso divenne proprietà comunale. Si collocarono la Regia Scuola Normale Maschile, il Convitto Comunale e le Elementari. Dove sorgeva il cimitero è oggi presente Piazza Ignazio Galli. Al Museo Civico è esposta la lastra di marmo raffigurante scene del Vecchio e Nuovo Testamento rinvenuta sotto l’altare della chiesa.

Convento del Carmine dopo la ristrutturazione

Convento del Carmine (CLICCA): Il Convento fu istituito sul finire del Cinquecento, quando i Padri Carmelitani divennero proprietari della chiesa fino a quel momento esistente: Chiesa Parrocchiale di S. Antonino. Nell’Ottocento decadde la Confraternita e l’edificio divenne un bene demaniale. Nel Novecento è stato utilizzato come magazzino e uffici governativi. Oggi, l’ex Convento è stato restaurato ed è divenuto la “Casa delle Culture e della Musica”. È presente la Biblioteca Comunale di Velletri “Augusto Tersenghi” e la struttura ospita manifestazioni musicali e culturali.

Area delle Stimmate Velletri

Chiesa delle Stimmate (CLICCA): Ad oggi un moderno museo costruito nel 2016 che racchiude tutti i rinvenimenti di Velletri. Il sito mostra ai visitatori ritrovamenti dell’età del Ferro, i quali testimoniano la presenza di una capanna di culto divenuta un santuario sotto il regno di Tarquinio il Superbo. Il tempio venne distrutto dai Romani, dopo la loro vittoria sui Volsci e sulla Lega Latina. La vicinanza del sito con la natura, quasi simbolo del rapporto tra mondo materiale e spirituale, ha fatto sì che gli abitanti non abbandonassero il luogo di preghiera e, con l’avvento del Cristianesimo, nel XV secolo è sorta la Chiesa della Madonna della Neve (in riferimento alla miracolosa nevicata su Roma nel mese di agosto). Due secoli dopo la struttura divenne proprietà dei Francescani e cambiò nome in Chiesa delle Santissime Stimmate di San Francesco. È stata sconsacrata nella prima metà del XX secolo. Dagli anni Ottanta sono iniziati gli scavi del sito, a seguito dell’acquisto da parte dell’amministrazione comunale la quale ha impedito che il luogo divenisse di proprietà privata.

Oratorio della Santissima Concezione (CLICCA): Situato al centro di Velletri, fu edificato nella prima metà del Settecento. È conosciuto come “Oratorio della Coroncina”, in riferimento all’omonima Congregazione che consentiva i momenti di culto solamente agli uomini, escludendo le donne. La costruzione dell’edificio fu voluta per volere di Leonardo da Porto Maurizio, tuttavia la mancanza di soldi fece sì che i lavori subissero fase alterne. Nel 1790 il complesso venne abbandonato. Nei primi anni dell’Ottocento la struttura passò alla Confraternita degli Amanti di Gesù e di Maria: il luogo di culto fu accessibile anche alle donne e, sotto la guida della famiglia nobile Macioti, fu ampliato. A causa della Prima Guerra Mondiale, l’oratorio venne utilizzato come Ospedale Militare. Negli anni Venti ritornò ad essere un luogo di culto tramite i Frati di San Lorenzo. Tuttavia, a causa di vari danni subiti sia per la Seconda Guerra Mondiale che per forti maltempi o incendi avvenuti nella seconda metà del Novecento, ad oggi l’oratorio è divenuto un rudere.  

Fonte della Donzella

Fonti di Acqua di Donzella e Donzelletta (CLICCA): Immerse nel verde bosco dell’Artemisio, al confine tre Velletri e Lariano, queste fonti d’acqua sono situate in un luogo di pellegrinaggio. Nei primi anni del 2000, una signora alla ricerca di funghi (tipici di Lariano) avrebbe assistito alla visione della Madonna. Da quel giorno, altre persone testimoniano ciò e diversi credenti si avviano verso queste acque sante per poter vedere la Vergine Maria o pregare una miracolosa cura in caso di malattia.

Castello di Lariano (CLICCA): A partire dal IX secolo, il territorio di Lariano ha subito una notevole mutazione. Poiché la popolazione subiva gli attacchi dei Saraceni, venne edificato un Castello per la sua difesa. La fortezza era situata sopra una precedente fortificazione d’età romana. Furono numerose le famiglie che ereditarono la dimora. È bene ricordare la dinastia degli Annibaldi e dei Colonna, entrambe protagonisti di conflitti che riguardavano il Pontificato e Velletri. I Colonna, in particolar modo, entrarono in guerra contro Papa Eugenio IV. L’esercito veliterno intervenne a favore del Pontefice, distruggendo nel 1436 il castello e sconfiggendo la famiglia aristocratica. Eugenio IV, come ringraziamento, donò a Velletri il territorio di Lariano che ebbe la sua autonomia nel 1967.

Nei precedenti articoli abbiamo recensito le bellezze di Albano e Castel Gandolfo (CLICCA), di Marino e Ciampino (CLICCA) e di Ariccia, Genzano e Nemi (CLICCA).

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