POLITICA

Frascati – Commissione Bilancio, conti in rosso e grandi morosi tengono la città sotto scacco

montaggio mastrosanti

di Claudia Proietti


La città di Frascati ancora in “ostaggio” dei grandi morosi. Dalla Commissione Bilancio che si è svolta ieri, emerge chiaramente nella sua sconcertante evidenza, l’incapacità di porre in essere azioni risolutive per recuperare gli oltre 7 milioni di euro di crediti vantati. Imu, Tari, concessioni e tributi di vario genere che Palazzo Marconi non riesce a far tornare nelle sue casse già disastrate. Vuoi per burocrazia e leggi che ingessano e mettono freni alla capacità effettiva di recupero, vuoi per un lassismo che fisiologicamente appartiene alle amministrazioni che spesso
ammiccano al proprio elettorato nella speranza di consolidare il consenso, il tutto unito alla lentezza mista a incapacità di uffici e dirigenti, ecco che a Frascati ritroviamo lo scenario desolante tipico di centinaia di Comuni italiani.

Per carità, i nomi non li faremo (le Commissioni a porte chiuse si fanno per questo motivo) ma la città è stanca e i tanti Pantalone di Frascati ne hanno ben donde. Un nome su tutti però, questo ci venga concesso, lo possiamo anche fare, visto che vanta il debito più sostanzioso con la città: solo Ater deve ai frascatani circa 5 milioni di euro, una cifra cospicua che l’azienda territoriale per l’Edilizia residenziale chissà se verserà mai.

A preoccupare però sono anche i tanti privati che rimangono impuniti, come ha commentato al termine della Commissione il consigliere di
Frascati Futura, Mirko Fiasco: «Come forza di minoranza che da sempre si batte su questo tema, pretendiamo che vengano intraprese tutte le misure necessarie al recupero di questi crediti. Chiediamo di porre in essere provvedimenti efficaci: il pignoramento dei conti correnti, il sequestro delle aree e dei beni, e di ogni proprietà ad imprenditori e grandi morosi che ad oggi risultano inadempienti.
Sappiamo che esiste il sistema dei prestanome e delle società fittizie, ma non si deve permettere che i debiti di tali soggetti raggiungano cifre così importanti. Anche il Centro per l’impiego è uno scandalo di cui la Regione Lazio, visto che i vari Comuni non pagano le loro quote, si deve fare carico. La Commissione di ieri, che ha visto presente solo la consigliera Olga Masi per la maggioranza, rispecchia l’interesse e la compattezza di questa amministrazione ormai agli sgoccioli e che si trascinerà in futuro senza fare nulla. Ad oggi – prosegue Fiasco – il Bilancio consuntivo è ancora in alto mare, per cui si prevede una discussione in consiglio comunale oltre il 20 luglio, termine limite per nuove elezioni a settembre nel caso di
caduta del sindaco».


Nel frattempo giovedì 11 giugno alle 17 ci sarà Consiglio Comunale e si rimetterà al voto il Consolidato 2018 impantanato dopo la discussione in aula che lo scorso 26 maggio aprì di fatto la crisi in maggioranza. Una crisi che, ci possiamo scommettere, terrà, così come i grandi morosi, la città di Frascati in ostaggio
ancora per molto tempo. Un appello alla responsabilità politica, in questi casi, sarebbe d’obbligo, ma chissà se tutti, al di là delle opportunità in ballo, saprebbero
coglierne il senso…

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