Cultura

I Castelli Romani del Cuore – I luoghi FAI da votare a Monte Porzio e Monte Compatri

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Di seguito l’elenco dei luoghi censiti di Monte Compatri e Monte Porzio che potrebbero ricevere finanziamenti per la valorizzazione 

di Cristina Borri

L’associazione Fondo Ambiente Italiano (FAI) promuove la decima edizione de “I Luoghi del Cuore”. Si ricorda che è possibile votare fino al 15 dicembre e qualora riteniate che manchino dei siti meritevoli di essere salvaguardati è possibile aggiungerli al seguente link (CLICCA).

Nei precedenti articoli abbiamo recensito le bellezze di Albano e Castello (CLICCA), di Marino e Ciampino (CLICCA), di Ariccia, Genzano e Nemi (CLICCA), di Lanuvio, Velletri e Lariano (CLICCA) e di Rocca Priora e Rocca di Papa (CLICCA).

Ci concentriamo ora sui Comuni di Monte Compatri e Monte Porzio Catone.

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Secondo lo storico Giuseppe Tomassetti, dove oggi sorge Monte Compatri esisteva l’antica Labicum, colonia di Alba Longa. Nel 1700 lo studioso Francesco Antonio Vitale “sposta” Labicum sul Monte Salomone, il quale tuttavia è sempre territorio comunale. Monte Compatri, da dopo i Conti di Tuscolo, è passata sotto il controllo di diverse famiglie feudatarie: dagli Annibaldi, ai Colonna, agli Altemps fino ai Borghese. Ognuno ha contribuito con il proprio operato a formare l’aspetto odierno del paese (CLICCA).

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I resti archeologici dimostrano come già esistessero insediamenti a Monte Porzio Catone nell’epoca antica. Il nome deriverebbe dalla famiglia patrizia romana Porzia, la quale aveva una villa. Il paese viene citato soprattutto nella storia medievale, in quanto luogo di battaglia tra i Romani e i Tuscolani nel 1167 e oggetto di diatriba tra il Papato e le varie famiglie feudatarie.

Di seguito i siti segnalati:

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Convento di San Silvestro (CLICCA): Situato su una collina che domina Monte Compatri, poco vicino alla Chiesa della Madonna del Castagno. La bellezza di questo posto sta nella sua semplicità e nel suo silenzio. Un luogo in cui si può far riposare corpo e spirito, immergendosi nella meditazione mentre si ammira il panorama che si estende dal paese, ai boschi di castagno fino alla Città Eterna. All’interno della struttura è possibile osservare le opere della Scuola Caravaggio.

Palazzo Altemps (1)

Palazzo Altemps: collocato al centro del borgo di Monte Compatri, deve il proprio nome all’omonima famiglia discendente degli austriaci von Ems zu Hohenems. Altemps è la traduzione di Hohenems, cognome dei capostipiti nonché odierno toponimo della cittadina in cui regnavano. Gli Altemps erano suddivisi in due rami: quello di Fermo e quello di Roma, a cui apparteneva Marco Sittico Altemps. Cardinale della Santa Romana Chiesa, combatté in gioventù nelle Grandi Guerre d’Italia in Toscana e contro gli Ottomani. Per suo volere, vennero costruite diverse strutture nel XVI secolo. A Roma acquisì Palazzo Riaro, rendendolo Palazzo Altemps (attuale Museo Nazionale Romano); a Frascati fece edificare Villa Mondragone; a Monte Compatri ebbe sede la propria residenza estiva, di ugual nome dell’abitazione romana. Il palazzo di Monte Compatri ha purtroppo subito i danni della Seconda Guerra Mondiale. Utilizzata nel Novecento come scuola elementare e materna, dai primi anni del 2000 il Comune ha acquistato l’immobile. Ancora oggi è in fase di restauro, in attesa di ritornare al suo cinquecentesco splendore.  

Parco Calahorra (CLICCA): Il giardino un tempo privato delle varie famiglie aristocratiche di Monte Compatri. Nella prima metà del 1900 apparteneva ai Preziosi, i quali ereditavano il luogo solo per discendenza maschile. Il parco presenta una sistemazione a terrazze, intercorso da vialetti. I nobili, nel corso del tempo, hanno posto diverse panchine in pietra sperone, la stessa roccia vulcanica con cui adornavano i propri palazzi. Nel 1956 divenne pubblico, tuttavia, da Giardino curato divenne un “piccolo bosco selvaggio” a causa dei danni bellici. Negli anni Sessanta e Settanta è stato vittima dell’incuria, ma nel 1985 il Parco è stato ristrutturato per volere comunale: in quest’anno è stato edificato l’ingresso monumentale e la fontana posta vicino al castagno secolare.

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Barco Borghese (CLICCA): Complesso archeologico situato a Monte Porzio Catone e che si affaccia sulla campagna romana. Un sito misterioso e affascinante: è il ritrovamento romano con ambienti interrati più grande al mondo. L’itinerario sotterraneo guida i visitatori nei suoi oscuri cunicoli, corridoi cavernosi traboccanti di storia, leggende e tecnologia antica. Il tutto culmina nella visione di un raro corredo epigrafico di età romana, tracciato a pennello, a carboncino e a sgraffio sull’intonaco di uno degli ambienti più interni. Il luogo cela non solo le proprie stanze, ma ancora la sua funzione: al giorno d’oggi sono ancora necessarie approfondite ricerche archeologiche per comprendere appieno la sua vera natura.

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