Cultura

Stefano Rea dalla fraschetta di Cecchina (Albano) all’incontro col premier Conte. In missione per “salvare” la musica

Villa Conte

Dalla sua fraschetta nei Castelli Romani dove da anni la sua famiglia offre porchetta, formaggi e salumi doc, è arrivato agli Stati generali dell’economia. Per parlare di musica, con il premier Giuseppe Conte.

Al presidente del Consiglio Stefano Rea, chitarrista di 38 anni con l’arte nel dna, aveva scritto una mail a maggio.

“Non sono andato a battere cassa, non gli ho chiesto nulla ma gli ho proposto di aiutare la musica e l’arte in questo momento difficile – ha raccontato all’Ansa – puntando ad esempio sui piccoli eventi nei club o i concerti per strada”.

Nel pomeriggio insieme a lui, per quasi 3 ore nelle sale di Villa Pamphilj, c’erano rappresentanti di altre categorie, dal turismo al commercio all’organizzazione di spettacoli. E la risposta di Conte, secondo Rea, è stata positiva. Del resto, per lui la sorpresa è stata già incontrarlo soprattutto in quell’occasione.

“Dopo la mail, ho ricevuto una telefonata dallo staff del presidente che poi mi ha invitato agli Stati generali. Per me è stato un onore e un’occasione, anche perché da tempo considero Conte una persona capace di parlare alla gente, davvero”.

Nella vita di Rea c’è il chiosco a Cecchina, vicino ad Albano, la passione per il jazz e una scuola di musica dove insegna ai ragazzi. E i concerti non mancano nemmeno nel chiosco di famiglia, lungo la via Nettunense.

“Al Premier ho suggerito di non puntare sui grandi eventi musicali e sugli spettacoli che hanno un indotto enorme, ma di considerare le piccole realtà. Ad esempio i jazz club e tutti quei musicisti che ora non sanno più dove suonare”, complice la chiusura dei locali troppo piccoli per ‘sopravvivere’ al rischio Covid.

“Perché allora non puntare sulla musica colta nei club o all’aperto per strada, come succede a Londra? – ha insistito Rea -. Credo che con un pubblico di trenta persone si possa creare un contatto davvero intimo, capace di generare sensibilità e interesse ma anche di attivare i consumi, mangiando o bevendo qualcosa mentre si ascolta musica. Anche per questo bisognerebbe investire nella scuola e quindi potenziare questi sentimenti”.

E Conte? “Mi è sembrato d’accordo e interessato. Ci ha detto che sta scoprendo realtà diverse, che non conosceva e con possibilità su cui si può lavorare”. (fonte Ansa).

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