“È di oggi la notizia che il Comune di Castel Gandolfo ha manifestato l’intenzione di trasformare l’area delle gloriose tribune olimpiche in un parcheggio a pagamento. Come se al Lago Albano non ce ne fossero già a sufficienza”.
Inizia così la nota di disappunto di Fabio Angeletti, coordinatore di Fratelli d’Italia per Castel Gandolfo e Pavona, che mette nel mirino la scelta della Giunta Monachesi, in tema di gestione del settore dei parcheggi nell’area del bacino lacustre.
“Con questa decisione – continua Angeletti – la politica castellana continua a mettere le mani nelle tasche a coloro che scelgono il nostro bacino lacustre per trascorrere qualche ora di serenità e di svago con la propria famiglia, ma tutto ciò in cambio di cosa?
- Mercatino castellano del lago che rende praticamente impossibile il transito dei pedoni costringendoli a gincane tra gli alberi, i pelosi e le carrozzine;
- Sosta selvaggia;
- Bagni pubblici assenti;
- Spiagge libere sporche e non curate: delle vere e proprie latrine;
- Assenza di una postazione fissa di un organo di Polizia (CC, PS, GdF o Polizia Locale);
- Assenza di controllo degli accessi al Lago da parte delle autovetture che, una volta saturo di parcheggi, costringono i visitatori a file interminabili sotto il sole.
- Mancanza di una unità mobile di soccorso (CRI), così tanto sbandierata in campagna elettorale.
Il Circolo Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia di Castel Gandolfo si oppone fermamente a tale decisione e farà in modo di attivarsi nelle sedi competenti affinché vengano tutelati i diritti di tutti i cittadini, compresi i quelli residenti, anche se a loro spetta di diritto un abbonamento annuale al costo di 5 €.
Il Lago Albano di Castel Gandolfo è oramai saturo di parcheggi a pagamento, infatti gli unici stalli liberi sono quelli dislocati lungo Via Spiaggia del Lago, all’altezza del ristorante “Villa degli Angeli” e pochi stalli presso la zona dell’ex porticciolo.
Vorremmo ricordare all’Amministrazione Comunale e all’Autorità di Polizia Locale il contenuto dell’art. 7 comma 8 del codice della strada, documento che va “sempre rispettato” e non solo quando si tratta di elevare le contravvenzioni a carico di quei cittadini che continuano a privilegiare la nostra città inserendola tra le prime mete delle loro passeggiata”.
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