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Albano, il PC contro l’acquisto dell’area di via Vascarelle destinata a “centro di conferimento e di riuso”

Cartina Impianto Compostaggio Albano 2

Dal Partito Comunista di Albano riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

“Il 30 giugno 2020 è convocato il Consiglio Comunale di Albano a “porte chiuse” per deliberare l’acquisto di un terreno di 5.150 metri quadrati su Via Vascarelle alla stratosferica cifra di 260.000 euro per costruire “il secondo centro di conferimento comunale con annessa isola del riuso”.

Riteniamo opportuno che un atto così delicato debba essere valutato dall’amministrazione comunale che verrà eletta dai cittadini con le prossime elezioni amministrative. Molto probabilmente il centro-sinistra di Albano considera già perse queste elezioni e usa gli ultimi giorni disponibili per far approvare agli “ignari” consiglieri comunali le ultime delibere indecenti.

In questa fase dell’emergenza sanitaria, seguendo le regole di distanziamento sociale, i cittadini possono andare al lavoro, possono prendere i mezzi pubblici, possono andare in bar, ristoranti, cinema e teatri, ma non possono partecipare ai lavori del Consiglio Comunale (potranno seguirlo solo via streaming audio).

Queste scelte allontanano ancora di più i cittadini dalle istituzioni, riducendo la partecipazione popolare ad uno “streaming audio”.

Una volta i Comuni chiedevano i finanziamenti per fare le strade, le fognature, le scuole, il verde pubblico, i servizi sociali, l’assistenza per gli anziani, la pulizia delle strade e tante altre opere e servizi utili.

Oggi i nostri amministratori comunali si lanciano nel business della gestione dei rifiuti e chiedono cospicui finanziamenti (500.000 euro) all’Area metropolitana a guida 5 stelle per costruire impianti di trattamento dei rifiuti nei centri abitati, senza nemmeno rispettare le distanze minime dalle abitazioni.

Non comprendiamo poi l’innamoramento dell’Amministrazione comunale di Albano proprio per quell’appezzamento di 5.150 metri quadri su via Vascarelle, all’altezza dell’incrocio con Via Mastro di Casa.

Quel terreno, secondo noi, è inadatto per essere destinato a qualsiasi operazione sui rifiuti (centro di conferimento, centro di riuso, isola ecologia, impianto di compostaggio o altro) per la presenza nelle immediate vicinanze di numerose abitazioni e negozi.

Oltretutto, proprio per la sua posizione infelice potrebbe creare seri problemi di viabilità su una strada strategica per i collegamenti, in quel punto stretta e a forte densità di circolazione. Auspichiamo un eventuale serio studio per la salvaguardia della sicurezza stradale.

Nella documentazione in discussione al Consiglio comunale manca l’atto più importante, cioè un parere della ASL RM6 sull’installazione di un impianto di trattamento dei rifiuti su Via Vascarelle, a ridosso di numerose abitazioni e negozi, dei quartieri residenziali Miramare e Muro Bianco.

Cui prodest? Bruno Valentini, candidato a Sindaco per il Partito Comunista, chiede ai consiglieri comunali di sospendere immediatamente lo scandaloso acquisto di tale terreno. Il Partito Comunista di Albano sarà a fianco della popolazione su tutte le iniziative di lotta contro tali folli progetti.

Il Partito Comunista di Albano preannuncia che, in caso di approvazione, la delibera verrà inviata con un esposto alla Corte dei Conti per il controllo della regolarità degli atti e del documento di stima del valore dell’area. In particolare, chiederemo alla Corte dei Conti di capire perché il Comune di Albano acquista 5.150 metri quadrati di terreno di riporto per la cifra stratosferica di 260.000 euro, mentre intende vendere 270 metri quadrati della scuola di Via Montagnano, con annesso terreno di 800 metri quadri, a soli 220.000 euro.

Dopo il ventennio Marin-Mattei e la candidatura a sindaco dei loro “fidati” vice, ad Albano non basta un cambio, serve una rivoluzione”.

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