POLITICA

Rocca di Papa – Stop alla Chiesa e al calcetto al Vivaro. Amarezza e problemi atavici

vivaro chiesa

Non è passata nell’ultimo consiglio comunale di Rocca di Papa la delibera per la sdemanializzazione del terreno in località Vivaro, su cui insiste l’ormai fatiscente Chiesa e l’inutilizzabile campo da calcetto, unici punti di ritrovo della frazione.

La delibera che ha trovato il muro dell’opposizione, i cui numeri sono la spina nel fianco della fin troppo esigua maggioranza di governo, avrebbe dovuto spostare l’uso civico dal terreno del Vivaro alla porzione del terreno sito tra via Ariccia e via dei Laghi, in corrispondenza della rotatoria.

vivaro chiesa

“Una delibera che avrebbe avviato tutto un iter per dare risposte alla comunità del Vivaro” ha detto la vicesindaca reggente Veronica Cimino, con la cessione a titolo gratuito del terreno alla Diocesi di Frascati, che avrebbe poi realizzato le strutture.

“A livello tecnico si sta seguendo un iter sbagliato perchè si toglie un vincolo su un terreno gravato da uso civico – ha detto la consigliera del Pd Silvia Sciamplicotti -, dando il permesso a costruire, aprendo di fatto un precedente per tutti i privati della zona”. “Serve una variante speciale al piano regolatore” ha sentenziato ancora Sciamplicotti.

Amarezza per l’esito della votazione è stata espressa da alcuni residenti del Vivaro, che fanno i conti con un lento e inesorabile abbandono della frazione, dove qualche mese si è persa anche la funzionalità della Chiesa.

“Vogliamo esprimere tutta la nostra indignazione verso un’opposizione comunale che si arroga il diritto di dire no a una necessità importante per l ‘individuo: quella di poter conferire la possibilità di partecipare alla Santa messa domenicale – ha detto in un post su Facebook Sara Iannotti -. Oltretutto la spesa per questi lavori era a carico della CEI. Senza vittimismo, asseriamo che siamo messi totalmente da parte da anni. Eppure mi sembra che paghiamo le tasse come tutti gli altri cittadini.
Forse non ci si rende conto della gravità della situazione. Forse in molti non sanno che qui vivono persone anziane che non hanno la possibilità di andare in un’altra parrocchia, e bambini che hanno il diritto di giocare in un luogo di aggregazione come poteva essere il campetto, proprio come tutti gli altri bambini.
Ma mi chiedo:invece di guardare alle tradizioni di un luogo si estingue ogni possibilità di ricordare, raccontare e organizzare eventi che potrebbero rendere questo posto ciò che merita di essere da tempo”.

Problemi atavici quelli della frazione del Vivaro, con la quale negli anni non si è saputo costruire ponti di socialità e servizi, decretandone l’isolamento culturale prima che fisico.

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