A qualche giorno di distanza dal passaggio sulle RSA di Nicola Zingaretti, segretario Pd e presidente della Regione Lazio, ospitiamo le dichiarazioni di Giovambattista Cascella, coordinatore della Lega Salvini Premier di Albano, che mette nel mirino il candidato sindaco del Centrosinistra.
“Povero Massimiliano Borelli – esordisce Cascella -. Non deve essere facile sperare di diventare sindaco del tuo comune e al tempo stesso difendere l’operato del presidente di regione meno amato d’Italia che, per di più, è anche il leader del tuo partito d’appartenenza. Bisogna capirlo, dunque, se rimedia figuracce un giorno sì e l’altro pure. Stare dietro a tutte le ‘sparate’ che fa Zingaretti richiede doti di equilibrismo non indifferenti, utili poi anche per arrampicarsi sugli specchi.
Sono sicuro che Borelli non perderà occasione di dimostrarlo anche sulla vicenda Rsa: i cittadini si ricorderanno con quale enfasi Borelli aveva rivendicato lo scorso aprile l’apertura di due Rsa covid pubbliche ad Albano e Genzano come successo dell’amministrazione regionale di centrosinistra. In quell’occasione, l’esponente locale del PD aveva annunciato pomposamente per il futuro che “una delle soluzioni potrebbe essere (…) aprire delle Rsa pubbliche (…) che assistano i nostri anziani”, sostenendo che in questo modo ci sarebbero state “due soluzioni in una: oggi Rsa covid, domani semplice Rsa“.
Peccato – continua Cascella – che nemmeno tre mesi dopo il suo presidente e segretario Zingaretti abbia persino paragonato queste strutture ai manicomi d’antica memoria arrivando ad affermare un lapidario ‘noi diciamo basta RSA’ e dichiarando che è suo obiettivo rimettere ‘in discussione strutture come le RSA’. Visto il cambio di rotta, Borelli forse sperava che nessuno si ricordasse dei suoi toni trionfalistici di aprile. Ma io mi permetto di rinfrescargli la memoria.
In regioni – dichiara il coordinatore di Albano della Lega – come la nostra dove la gestione del sistema sanitario è un colabrodo a causa dei continui tagli, fare a meno di un presidio territoriale come quello rappresentato dalle residenze sanitarie assistenziali rischia di aggravare la condizione dell’assistenza degli anziani. Contro le piroette del centrosinistra – conclude Cascella – sono senza se e senza ma dalla parte delle famiglie con anziani e dalla parte dei lavoratori delle Rsa”.
COS’AVEVA DETTO ZINGARETTI
Nicola Zingaretti, segretario Pd e presidente della Regione Lazio, nei giorni scorsi aveva scritto quanto segue sulla sua Pagina Facebook. «Nell’Italia che dobbiamo costruire non si può pensare di lasciare la condizione degli anziani così come è stata fino a oggi. Basaglia diceva ‘basta manicomi’, noi diciamo ‘basta RSA’ perché dobbiamo prenderci cura delle persone anziane in modo diverso. Dobbiamo ripensare il sistema sanitario unendo il sistema delle politiche sociali, puntando alla rete del territorio e rimettendo in discussione strutture come le RSA, per trovare forme nuove di presa in carico. Questa è una grande sfida. Quelle che abbiamo conosciuto finora non sono un modo degno di essere vicini alla generazione anziana e a chi ha bisogno. Troviamo forme nuove».
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