POLITICA

Castel Gandolfo – Paolo Belli (M5S) solidarizza con Marta Toti per “lo sconsiderato attacco personale subito”

Paolo Belli

Malumori, a Castel Gandolfo, per le modalità di svolgimento della prossima seduta consiliare. Duro affondo del capogruppo del Movimento 5 Stelle, Paolo Belli, che nel testo che segue ricostruisce quanto accaduto, arrivando addirittura a parlare di “dittatura della maggioranza”, come da titolo del suo post su Facebook.

“Nella prima metà dell’800 Alexis de Toqueville parlò per la prima volta di questo concetto, l’ho studiato all’Università, ma mai sperimentato. Nell’ultima Conferenza dei capogruppo, ho realizzato di persona cosa si prova quando sotto la grande coperta della Democrazia si vuol far passare la cosiddetta “Dittatura della Maggioranza“. A volte, purtroppo, la parola Democrazia è abusata, il suo significato stravolto e una sana Democrazia si trasforma facilmente in Oclocrazia.
Ma passiamo ai fatti – continua Belli -: si stava trattando l’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, i rappresentanti della Maggioranza, Sindaca e delegata Capogruppo, A. Bruni, avanzano la richiesta di trattare un argomento (modifiche al regolamento del mercato del lago) e svolgimento del Consiglio in videoconferenza. Richieste legittime! Legittime fintanto che restano richieste e non pretese.

belli paolo
Paolo Belli

Il Tuel (Testo Unico Enti Locali), in pratica la legge, attribuisce al Presidente del Consiglio la facoltà esclusiva di decidere sull’ammissibilità o meno delle richieste avanzate dai Gruppi consiliari, tenendo in considerazione le istanze di TUTTI i membri del Consiglio, quali rappresentanti eletti dal Popolo. Oggi il Presidente del Consiglio, valutate le richieste, di tutti i Gruppi consiliari, ha accolto solo parzialmente le richieste della Maggioranza per mediare anche con le richieste che sono pervenute dagli altri Gruppi e ha adottato una decisione che consentisse di portare avanti sia ciò che chiedeva la maggioranza, sia ciò che chiedevano gli altri Gruppi consiliari.

Io, ad esempio, ho chiesto di svolgere il Consiglio in presenza perché avendo problemi tecnici di linea nella mia abitazione, non posso e non voglio svilire la mia partecipazione ad un Consiglio importante come il prossimo, dove si discuterà il bilancio consuntivo dell’Ente, seguendo il Consiglio comunale da un cellulare con la certezza di interruzioni e cadute di segnale (basta una telefonata entrante). Evidentemente non abituate ad incassare un diniego, le rappresentanti della Maggioranza, in particolare la Capogruppo delegata, sono arrivate a dire che essendo lei la portavoce di 7 Consiglieri (tecnicamente errato; sono 6 Consiglieri più il Sindaco che non è un Consigliere), loro (la Maggioranza) hanno il diritto di decidere cosa proporre e come proporlo, e di veder accettate le proprie richieste, altrimenti viene leso il principio democratico.
La forzatura, detta anche Dittatura della Maggioranza, sta tutta in questo passaggio.
Loro sono 7, noi in 6 e quindi possono fare e disfare a piacimento.
Questa è solo una visione distorta del principio democratico che, al contrario, permette di tenere in grande considerazione anche le istanze delle minoranze.

Il coronamento della distorsione oclocratica – continua Belli – si è raggiunto quando le due esponenti della Maggioranza, visibilmente irritate, si sono alzate e, dichiarando che era inutile continuare a discutere e a “perdere tempo”, se ne sono andate dall’aula, interrompendo bruscamente la seduta e lasciando, tre Capigruppo, un Presidente del Consiglio e la Segretaria comunale con il classico palmo naso. È questo il rispetto della Democrazia che viene sempre invocata? Questo il rispetto verso gli altri membri del Consiglio?
Purtroppo chi non è abituato al confronto, chi decide in autonomia ed impone le proprie scelte, mal reagisce di fronte ad una situazione inaspettata e inusuale.

Cosa proveranno a fare nella Maggioranza? Cercheranno di far decadere, con qualche banale scusa, l’attuale Presidente del Consiglio perché non avalla più supinamente le decisioni della Maggioranza?
La Dittatura della Maggioranza si è inceppata! Quale stratagemma cercherà di escogitare questa democratica Maggioranza nel tentativo di ripristinare il Suo controllo sulle “decisioni democratiche”?

Ultimo, ma non ultimo, voglio esprimere la mia solidarietà al Presidente del Consiglio, Marta Toti, per lo sconsiderato attacco personale che ha subito pubblicamente. E’ risaputo da tutti, che, in passato, con i rappresentanti della Pesca sono state spese parole dure in entrambi i sensi; ho avuto diverbi, anche abbastanza accesi, con il Presidente del Consiglio quando, difendendo le posizioni della Maggioranza, mi toglieva la parola in aula o quando l’ex Assessore Camerini mi dava del “terrorista”, quando provavo a sollevare il problema dell’inquinamento delle acque del lago Albano in un momento da lui ritenuto inopportuno, ma tutto questo, pur essendo molto fastidioso, è sempre rimasto nell’alveo della dialettica politica e dello scontro tra le parti, senza mai scendere in attacchi personali all’integrità morale dell’individuo.

Credo che questa volta, l’asticella dello scontro abbia trasceso il limite di ciò che è concesso dire. Mi rendo perfettamente conto della situazione di neo mamma della Consigliera Barbacci Ambrogi, alla quale rinnovo le mie felicitazioni per il fausto evento; ma trovo quantomeno inopportuno utilizzare strumentalmente la sua situazione per ammettere una cosa che è sotto gli occhi di tutti e cioè la risicatezza dei numeri della maggioranza. Lo sapevano, o avrebbero dovuto saperlo i membri della maggioranza, che al primo “raffreddore” si sarebbero trovati in difficoltà con i numeri.

Oggi si vuol far passare per criminali, per delle persone senza cuore, dei Consiglieri che stanno chiedendo ciò che la legge consente, per coprire un’evidente mancanza politica di questa maggioranza. Ancora una volta si strumentalizza una situazione personale per coprire una debolezza politica. Se non si fosse discusso il bilancio, tutto questo polverone, è certo, non sarebbe stato sollevato; ma ditemi…cosa deve fare l’Opposizione? La stampella della Maggioranza o deve svolgere il ruolo che le è stato affidato da una parte dei Cittadini?

Siamo in una VERA DEMOCRAZIA o siamo in presenza del solito “Marchese del Grillo” che in modo arrogante esclama: “…e me dispiace pe voi, ma io so io e voi nun siete un c….!”
Infine, anche il Gruppo del M5S, come l’ex Consigliere Gasperini, sta attendendo risposta a tre interrogazioni presentate nel giugno 2019, sollecitata più volte, ma mai ricevuta”.

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