Al netto delle ufficialità, che tardano ad arrivare, lo scacchiere elettorale a Rocca di Papa sta componendosi sempre più freneticamente, in vista della data, ora ufficiale – del 20 e del 21 settembre – per le Elezioni amministrative.
Due mesi dunque, che si annunciano intensi e difficili, sia per gli strascichi ancora in corso dell’emergenza coronavirus, sia perchè si dovrà fare i conti con il periodo estivo agostano, con la grande incognita dell’astensionismo cui guardare.
Il quadro delle candidature a Rocca di Papa, al momento, vede, al netto di cambiamenti dell’ultima ora, 5 candidature ufficiali: la reggente Veronica Cimino, la civica Elisa Pucci, Andrea Croce per il centrosinistra, il pentastellato Marco D’Antoni e Massimiliano Calcagni per il centrodestra. Dal tavolo di quest’ultimo, che ha messo insieme – sebbene nessun comunicato ufficiale è ancora pervenuto – i partiti di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Cambiamo di Giovanni Toti, si sarebbe sfilato Mauro Fei, che quindi potrebbe andare a rappresentare la sesta candidatura a sindaco.
Ottavio Atripaldi, invece, anche lui in odore di candidatura, si sarebbe allineato sulla scelta, sebbene pare giunta da più parti a denti stretti, di Massimiliano Calcagni.
Un quadro composito e spezzettato, che potrebbe, perchè no, vedere anche nuovi slanci e vecchie posizioni, come la storica Castagna dell’ex sindaco Enrico Fondi.
Ai lati della discussione politica sempre attivo anche Massimo Saba, che pure era in odore di candidatura.
Dicevamo un quadro spezzettato, su entrambi i fronti, e dunque un pass sempre più basso per accedere al ballottaggio e puntare al secondo turno.
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