POLITICA

Rocca Priora – Raccolta firme contro dislocazione aule presso l’ex Ospedale Cartoni-Casa della Salute

ex ospedale rocca priora
ex ospedale rocca priora

Non si fermano i due gruppi politici di Rocca Priora “Prima Rocca Priora con Mario Vinci Sindaco ” e “Cambiamo Rocca Priora con Andrea Penza Sindaco“. La decisione del Sindaco Anna Gentili di collocare, a partire da settembre, le aule scolastiche presso l’ex ospedale Cartoni-Casa della Salute, ha spinto le due realtà a creare una raccolta firme per bloccare questa idea.

“Si tratta di quattro aule che equivalgono circa a cento bambini più il personale docente e ausiliario i quali verrebbero collocati nella parte della struttura in precedenza utilizzata come camera mortuaria e sala autoptica” – scrivono i due gruppi in un comunicato.

È stata chiesta anche la convocazione del Consiglio Comunale per sventare questa ipotesi del Sindaco appoggiata da tutta la maggioranza. “Nei prossimi giorni saremo in piazza” – precisano le due liste per attivare i cittadini alla raccolta firme.

“È una battaglia di civiltà – proseguono nel comunicato – e ci opporremo con tutte le nostre forze affinché i nostri bambini non siano oggetto di scelte imprudenti e lugubri dovute all’incapacità di un’Amministrazione che, di fronte ad un progetto già finanziato per l’ampliamento della sede in via della Pineta, è stata capace di farsi respingere il progetto. “

La decisione del Sindaco è stata presa proprio durante l’emergenza Covid e prevede l’istallazione di ben 4 aule scolastiche all’interno delle sale dell’ospedale. Il 17 luglio scorso L’Amministrazione di Rocca Priora dichiarava che erano stati fatti alcuni tavoli tecnici e dei sopralluoghi nelle scuole per ripartire in sicurezza a settembre con tutte le distanze previste dai regolamenti per contenere il virus. “Siamo riusciti a sistemare tutti i ragazzi nei plessi scolastici – scriveva il Sindaco in una nota stampa – ma abbiamo bisogno di ulteriori 4 aule di 50 mq da trovare al di fuori del nostro comune.”

La scelta dell’Amministrazione era subito ricaduta sull’ex ospedale, con una struttura ritenuta a norma e inutilizzata per il 90% dei suoi spazi.

Non sono mancati i timore dei cittadini nei confronti di questa scelta. Collocare dei bambini in un edificio chiuso da più di vent’anni che sembra cadere a pezzi non rassicura di certo i genitori e non degli studenti che, a settembre, dovranno tornare sui banchi.

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