Articolo tratto dall’edizione cartacea di Castelli Notizie
di Daniel Lestini
C’è un po’ di Velletri all’interno dell’Ospedale di Sansepolcro, in provincia di Arezzo. Lì lavora infatti il dottor Francesco Di Marzo, cresciuto proprio nella città volsca, che dal 1° giugno ha assunto l’incarico facente funzione di Direttore di Chirurgia Generale a Sansepolcro.
Il nuovo Primario del reparto di Chirurgia di quello che è uno dei più antichi ospedali italiani, dopo un’iniziale esperienza professionale all’interno della Clinica Madonna delle Grazie di Velletri, si era trasferito in Toscana presso l’Asl 1 di Massa Carrara, poi diventata la Usl nord ovest della Toscana, a seguito di un concorso vinto.
Classe 1976, laureato in Medicina all’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, il dottor Di Marzo, che si è inizialmente formato presso il Liceo Classico “Mancinelli” di via Paolina, vive e lavora in Toscana ormai da 9 anni. Dirigente medico di primo livello di chirurgia generale, ha lavorato negli ospedali della Lunigiana e poi in quello della Versilia, a Lido di Camaiore.
Si è perfezionato per un anno in chirurgia colorettale presso l’ateneo di Pisa ed ha partecipato come coautore alla stesura del documento regionale sulla sepsi. Tra le sue attuali collaborazioni, quella con l’Agenzia Regionale di Sanità per la gestione del rischio clinico e per il comitato “Infezioni Obiettivo Zero”. Al suo attivo, negli ultimi 3 anni, oltre 1500 procedure di chirurgia mini-invasiva.
Un nosocomio, quello di Sansepolcro, che si trova in un crocevia tra Marche e Umbria e non è distante neppure dal Lazio, visto che vi transita non molto distante l’E45. Nonostante ciò, pur avendo costretto a rivoluzionare gli accessi in chiave di contenimento, il Covid-19 non ha avuto accesso nell’Ospedale dove lavora il medico veliterno: “Finora abbiamo registrato zero contagi tra i pazienti entrati e zero tra i dipendenti”, a dimostrazione di come l’attenzione nei confronti del temuto Coronavirus sia stata certosina.
Nel suo futuro lavorativo non è escluso un riavvicinamento ai Castelli, ma, lo ha ammesso lui stesso, “pur non negando tale prospettiva, quello di rientrare nel Lazio non è tra i miei obiettivi a breve termine”.
“Mi trovo benissimo, non lo nego – racconta il medico veliterno a Castelli Notizie -. E’ una bella realtà, in cui si ha il vantaggio di lavora in clima di grande collaborazione, in cui i rapporti umani e professionali sono di assoluto livello, all’insegna della stima reciproca”.
Certamente un vanto, per la comunità veliterna, sapere che uno dei suoi figli, che a Velletri ha “lasciato” parenti ed amici, possa aver assunto un incarico di tale responsabilità, a dimostrazione della sua indubbia levatura professionale, che ha trovato piena espressione nel presidio ospedaliero aretino.
Articolo tratto dall’edizione cartacea di Castelli Notizie
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