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Partita da Ariccia la lunga pedalata di sensibilizzazione nei Castelli Romani del gruppo #rispettailbosco

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Tante sono le storie che oggi si celano dietro a un semplice #hashtag o a un gruppo social, storie di straordinaria sopravvivenza urbana che cercano, in qualche modo, di promuovere e sensibilizzare le coscienze dei cittadini a migliorare la qualità della vita sul territorio, anche, attraverso i social. Così, ai Castelli Romani, da febbraio, è nato, quasi per caso, l’hashtag #rispettailbosco Castelli Romani e l’omonimo gruppo Facebook che oggi conta quasi 4000 membri e attraverso il quale si possono fare segnalazioni e dare suggerimenti sull’ambiente del Parco dei Castelli Romani.

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Un hashtag e un gruppo scaturiti dal grande amore per il verde di Paolo Del Giovane, “un amante della natura che utilizza la bici per esplorare il bosco” – come lui stesso si definisce – che ha dato vita al progetto insieme con altri due ragazzi  che hanno “l’anima nello sport”, Stefano Lattanzio e Francesco Taddei.

“Non siamo ecologisti, non siamo ambientalisti Paolo Del Giovane ha spiegato a Castelli Notizie perché non abbiamo le competenze necessarie per esserlo. Siamo ragazzi che frequentano il bosco, felici di avere a disposizione tanta meraviglia, ma arrabbiati perché questa bellezza è offuscata dal menefreghismo di tanti. Non abbiamo scopi politici in tempo di elezioni, come qualcuno ha già commentato. Chi vuole collaborare attivamente al nostro progetto e alla nostra causa è il benvenuto, a prescindere dall’appartenenza politica”.

La predilezione per le due ruote di Paolo e Stefano e la passione per il trekking di Francesco, che da sempre li portano a gironzolare in lungo e in largo tra i sentieri dei Castelli Romani, hanno permesso loro di scorgere il fascino straordinario di questi luoghi, spesso apprezzati solamente da chi utilizza le macchie castellane per le varie attività sportive e, spesso, sconosciuti ai comuni cittadini. I tre hanno pure costatato, però, la poca considerazione data a questi stupendi paesaggi naturali, testimoni di tanta storia, verificando l’enorme quantità di immondizia abbandonata in ogni dove. Stufi di guardare, durante le loro pedalate, tale noncuranza, in un territorio che è anche Parco Regionale, i tre hanno deciso di “fare qualcosa nel loro piccolo, nella loro quotidianità, e lanciare così un importante messaggio diretto a tutti: rispettare il bosco”.

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Il gruppo su FB è seguitissimo e attraverso di esso Paolo, il promotore, con l’aiuto degli altri due amministratori e dei membri più volenterosi, cerca di comprovare ogni giorno con foto e video l’abbandono di questa natura. Con l’obiettivo di arrivare a “smuovere le coscienze dei cittadini, ma soprattutto, quelle degli Enti di competenza, che tra rimpalli burocratici di ogni genere da più di vent’anni sorvolano il problema”, Venerdì 31 luglio, il grintoso appassionato ha organizzato anche un vero e proprio atto di protesta.

La pedalata nel bosco

Paolo, Stefano e un altro giovanissimo membro del gruppo, Gabriele Orrù, “diciottenne testimonial del futuro”, hanno portato a termine una pedalata di 101 Km, durante una lunga notte tra gli alberi in bicicletta, completando un tragitto, che quasi come in “un lungo abbraccio per avvolgere tutta questa bellezza” ha toccato 12 comuni e 9 fonti, mostrando in tempo reale lo stato effettivo di queste zone e documentando il tutto con 12 dirette Facebook e con più di 100 foto. Dieci ore nella macchia del Parco dei Castelli Romani, 6 ore effettive di pedalata e 4 ore di riprese, che hanno mostrato al mondo una realtà dimenticata, che, invece, potrebbe essere un vero volano per lo sviluppo e l’economia di tutti i Castelli Romani.

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Con il cuore in mano e con l’emozione e l’adrenalina ancora vive nelle vene, Paolo ha raccontato a Castelli Notizie, mentre era immerso di nuovo tra i sentieri in sella alla sua bici, questa “pedalata di protesta” che in diretta FB ha coinvolto più di tremila persone. Davvero in tanti, con stima e apprezzamenti, hanno supportato i tre ciclisti, donandogli la carica giusta per affrontare questa sfida con sé stessi e con l’intera comunità:

“E’ l’ora del tramonto, partiamo dalla cittadina di Ariccia, attrezzati con viveri ed equipaggiamento, e passando per Genzano ci addentriamo nel bosco di Nemi… E’ buio, alcune zone sono impervie e alcune spaventano, perché patria di animali selvatici, soprattutto quella del monte Artemisio. E’ faticoso pedalare per 101 km tutti di seguito e pensando all’impatto mediatico della pedalata, ma siamo fiduciosi perché siamo allenati e abbiamo buone bici ai piedi e un importante obiettivo nel cuore. La notte, però, fa sempre paura! Tanti sono gli scorci che si mostrano dinanzi ai nostri occhi, alcuni belli, altri veramente desolanti: dal semplice fazzoletto buttato a terra o dal sacchetto della spazzatura abbandonato, a ritrovamenti di ogni genere – copertoni, frigoriferi, lavatrici, fino a carcasse di vecchie auto. Uno scempio che oscura la grazia primordiale degli alberi, della vegetazione circostante e di quelle rovine di un tempo che fu, nascoste tra i roghi che selvaggiamente le sovrastano. Ci supportiamo a vicenda e affrontiamo anche gli imprevisti. Gabriele lo conosco da alcuni anni, è un giovanissimo appena diciottenne, intraprendente e coraggioso, uno di quelli che alla Play Station preferisce cielo sopra agli occhi, terra sotto i piedi e vento fra i capelli, ed è lui a rappresentare il nostro futuro e quello delle nuove generazioni. Stefano è l’altro amministratore del nostro gruppo, lo conosco da poco, ma mi ha dato subito tanta fiducia, anche lui è un ragazzo in gamba e con tanta voglia di fare. Noi tre, insieme nell’oscurità della notte tra i sentieri dei nostri amati boschi, scopriamo il valore conservato tra quei profumi e quei panorami. Per questo motivo, ci impegniamo a rispettarli e a difenderli dall’incuria e dai vandali. La nostra esperienza di pedalata notturna potrebbe dare l’opportunità a tutti di stare in contatto con la natura avendone riguardo. Tante sono le emozioni e in tanti ci stanno seguendo su FB durante le dirette, dove è possibile farle. Stiamo attirando attenzione, ma siamo ancora lontani dai nostri obiettivi, smuovere la burocrazia è davvero difficile! Online ricordiamo piccoli accorgimenti utili a tutti, anche ai ciclisti che circolano tra questi sentieri con le mountain bike. Le accortezze come quella di non gettare rifiuti, sottolineando che dovrebbero essere loro stessi i primi a segnalare le zone dove c’è immondizia. Il mio accorato appello è rivolto proprio a chi abitualmente frequenta il bosco: è importantissimo segnalare, perché tutti insieme possiamo fare molto!”.

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Volenteroso e spinto da un grande attaccamento al territorio e alla natura, seppure cosciente delle difficoltà insite per raggiungere i suoi lodevoli obiettivi, Paolo ha descritto a Castelli Notizie questa esperienza, davvero, come fosse una lettera aperta. Una lettera rivolta a tutti – cittadini, istituzioni, amministratori – una lettera che possa contribuire ad aprire gli occhi per guardare lontano verso un futuro sostenibile, attento all’ambiente, pronto a nuove forme di ospitalità e di rispetto per il paesaggio e per la storia dei luoghi in cui è nato e vive.


Eliana Lucarini

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