“Pare che a Castel Gandolfo da da un po’ di tempo a questa parte, chi si alza per primo fa come gli pare e detta legge”. A dichiararlo è il coordinatore di Fratelli d’Italia, Fabio Angeletti.
“Questo modo di fare – continua Angeletti – sta seminando odio e sconforto tra alcuni commercianti situati nel nostro bellissimo bacino lacustre.Il Regolamento Regionale 30 aprile 2014, nr. 10, all’art. 4 (Destinazioni d’uso assentibili) stabilisce che la Regione Lazio (in particolare l’Ufficio procedente) debba redigere un elenco dei beni demaniali assentibili e quindi disponibili all’uso.
Tale elenco deve essere portato a conoscenza dei cittadini, degli Enti e delle Associazioni tramite la pubblicazione sia sul Bollettino Ufficiale Regionale sia sul sito web della Regione. Tale elenco DEVE essere aggiornato con periodicità annuale.
Quale sarebbe lo scopo di tutto ciò? Lo scopo di questo specifico articolo del Regolamento Regionale è quello di rendere pubblici i beni demaniali che sono disponibili ad essere dati in concessione a chi ne fa eventualmente richiesta. Ebbene, il sottoscritto ha personalmente verificato che detto elenco NON ESISTE e quindi alcune domande sorgono spontanee: perché il Comune di Castel Gandolfo procede ad assegnare pertinenze idrauliche demaniali senza prima accertarsi che queste siano realmente disponibili
Perché il Comune di Castel Gandolfo arbitrariamente rilascia le concessioni (anche a se stesso) senza pubblicare un avviso a valenza pubblica? Come fa un cittadino, un ente o un’associazione a conoscere la disponibilità di un bene demaniale e farne di conseguenza richiesta? Chi controlla il controllore?”, conclude Fabio Angeletti.
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