Attualità

Lanciata una petizione online per dire ‘no’ alla bretella Cisterna – Valmontone

NO BRETELLA

L’omonimo Comitato ha lanciato una petizione online, su change.org, per ribadire la propria contrarietà alla Bretella Valmontone – Cisterna di Latina, e fermare così la cementificazione delle campagne”.

Il progetto dell’autostrada Valmontone-Cisterna di Latina – si legge nella petizione – risale a circa cinquanta anni fa, basato su modelli di sviluppo ormai ampiamente superati (progetto consultabile al seguente link: http://www.autostradedellazio.it/index.php?/content/index/arg/cisterna_valmontone).

Infatti, mentre oggi è sempre più evidente la necessità di cambiare il modo di pensare e modellare la realtà per i bisogni economici dell’uomo, al fine di tutelare l’ambiente e, inevitabilmente con esso, la stessa salute umana, il disegno della bretella Valmontone-Cisterna risulta anacronistico: esso implica la distruzione di circa 35 chilometri di campagne laziali, della fauna e della flora locali, nonché delle produzioni vinicole che da sempre caratterizzano il paesaggio e che sono parte del patrimonio ambientale, storico e culturale locale. Non solo: il tracciato dell’opera prevede la costruzione di un suo tratto nell’area vicina alla riserva naturale del Lago di Giulianello (Cori, Latina), deturpando così una zona incontaminata, oggi meta di turismo eco-sostenibile.

È da considerare, inoltre, che esistono già strade di collegamento tra i territori di Valmontone e Cisterna, la cui efficienza potrebbe essere migliorata grazie a interventi di riqualificazione con un impatto ambientale ed economico nettamente inferiori a quello di una costruzione totalmente nuova.

Il nostro “NO” si basa su 7 punti fondamentali:

  1. non esistono studi recenti sui flussi di traffico esistenti;
  2. esiste già un collegamento viario che unisce la Via Pontina con la autostrada A1 (SR 156 – Via dei Monti Lepini);
  3. non sono presi in considerazione la perdita di territorio, sia naturale che agricolo ed i relativi posti di lavoro, come le aree abitate che verranno sconvolte;
  4. viene deturpato il Monumento Naturale Lago di Giulianello;
  5. non è stata presa in considerazione la proposta presentata a luglio del 2019 dai sindaci per una “bretellina leggera”;
  6. alla luce del cambiamento climatico e la necessità, a livello mondiale, di ridurre le emissioni e di ampliare le zone verdi, il progetto prevede la distruzione di zone verdi a favore di asfalto e cementificazione, creando così ulteriori problemi;
  7. il progetto è in diretta contraddizione con l’iniziativa Ossigeno della Regione Lazio (link: http://www.regione.lazio.it/rl/ossigeno/) con il quale ci si propone di salvaguardare la biodiversità della regione e contrastare le emissioni di CO2.

Se anche voi siete a favore dell’ambiente e dell’uomo e volete collaborare a far vincere la vita sulla cementificazione, vi preghiamo di sostenerci con una semplice firma e con la condivisione della nostra petizione”.

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