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“Il Vulcano Laziale non è estinto”, Cataldi sul terremoto a Lariano: “Scosse precedute da emissioni elettromagnetiche”

scossa

A poco più di 48 ore dalla prima delle tante scosse di terremoto che hanno avuto come epicentro la zona dei Castelli Romani, tra Lariano e Rocca Priora, abbiamo interpellato il dott. Daniele Cataldi, della LTPA Observer Project, un progetto di ricerca scientifica indipendente fondato tra il 2007 e il 2009 insieme al fratello Gabriele, che adotta una metodologia di ricerca scientifica che si basa sul metodo induttivo, deduttivo ed ipotetico-deduttivo o di verifica d’ipotesi.

Daniele, come commenti questo sciame sismico che ha come epicentro proprio la tua Lariano?

Lo sciame sismico che da venerdì 28 Agosto sta caratterizzando l’area SE del Vulcano Laziale (tra i 3 e i 5 km dal Comune di Lariano), rappresenta solo uno dei molti sciami sismici che nel corso della storia tale vulcano ha generato. Ricordo infatti che il vulcano non è estinto, ma quiescente. Alcuni anni fa, lessi su uno studio redatto dall’Accademia dei Lincei, che gli sciami sismici caratterizzano proprio tale territorio: in questi ultimi 30 anni doveva verificarsene uno, invece da un punto di vista statistico siamo fuori di circa 10 anni. Ciò che è avvenuto venerdì, ha posto un nuovo tassello nella storia sismica del Vulcano. 

Era in qualche modo prevedibile?

Oggigiorno c’è molta confusione quando parliamo di previsione sismica. Per spiegare ai molti di cosa parliamo ci vorrebbe una settimana. Posso dirvi, comunque, che tutti gli eventi sismici sono preceduti da emissioni elettromagnetiche, ambito in cui la mia personale ricerca si muove dal 2008. Anche in questo caso, il sisma avvenuto alle 14:00 ora italiana del 28 Agosto 2020, era stato preceduto, ben 14 ore prima, da emissioni elettromagnetiche ben evidenti, che indicavano l’area, emissioni rilevate dal sistema di monitoraggio costruito dal mio gruppo di studio, e che in questi anni stiamo sperimentando.

Il problema è computare tutti questi dati attraverso un sistema in grado di correlare i dati provenienti dalle stazioni di monitoraggio che abbiamo dislocato sul territorio nazionale. A questo ovviamente stiamo lavorando. Esiste comunque un certo grado di previsione che ci fa capire entro quanto tempo un sisma possa verificarsi entro una certa area, i dati alle ore 20:00 di oggi 29 Agosto 2020, mostrano ancora delle piccole emissioni elettromagnetiche in direzione dello sciame sismico, quindi è da aspettarsi qualche altra scossa.

Coi vostri strumenti che valutazione avete dato? E cosa c’è da aspettarsi?

La valutazione che le apparecchiature di monitoraggio ci suggeriscono è che vi sono piccole emissioni, almeno per ora, che si riferiscono ad un piccolo grado di energia in accumulo, che sembra liberarsi. Questo spiega lo sciame sismico. Le valutazioni che possiamo fare è che bisogna seguire tale monitoraggio entro le prossime 24 o 48 ore per capire se l’energia stia diminuendo o meno. In tale contesto credo che ogni persona possa basarsi sul proprio buonsenso ed agire di conseguenza, qualora si presentassero nuove scosse.

Che tipo di evoluzioni potremo avere?

Lo sciame potrebbe lentamente affievolirsi di intensità e frequenza, e spegnersi. Questo sembra il dato più probabile anche considerando la storia dell’area, in cui non si sono mai verificati sismi distruttivi (Colli del Vivaro). E’ anche vero, comunque, che dobbiamo valutare ogni situazione in modo distinto, senza sottovalutare alcunché.

Ciò che a noi, come ricercatori, compete, è quello di verificare i dati di monitoraggio ed interpretarli, per poter essere in grado di comprendere se vi possa essere o meno un incremento del rischio dovuto a qualche potenziale scossa. Alla fine del 2019 abbiamo stretto un’importante collaborazione con la Fondazione G. Giuliani, e con essa stiamo tentando di sviluppare una serie di stazioni di rilevamento di tipo multi-parametrico, che un giorno potranno fornirci dati sufficienti per realizzare una precisa previsione sismica.

Per chi volesse approfondire o ricevere dati aggiornati sul monitoraggio in tempo reale effettuato dal nostro gruppo di studio può seguire ai seguenti siti web:

Per maggiori informazioni: www.ltpaobserverproject.com

Gruppo facebook: https://www.facebook.com/groups/ltpaobserverproject

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