POLITICA

Castel Gandolfo, chieste le dimissioni del Vicesindaco sul PEE Le Mole. Bavaro punta il dito contro il Ministero

dimissioni bavaro

E’ di nuovo polemica a Castel Gandolfo, dove nei giorni scorsi è stato fatto affiggere in città un manifesto in cui si chiedono le dimissioni del vicesindaco e assessore all’Urbanistica Cristiano Bavaro, a seguito della sentenza del Tar che boccia il PEEP Le Mole.

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Il manifesto, che porta la firma tra gli atri del Movimento 5 Stelle, del Movimento Aurora dell’ex consigliere Paolo Gasperini, de “La Pesca”, di Italia Viva (da cui però l’assessore Emanuela Cerino ha preso le distanze), Italia in comune e altri simboli che fanno capo all’ex sindaco Maurizio Colacchi, si interroga su chi rimborserà i danni causati ai cittadini e alle casse comunali.
Immediate le reazioni del diretto interessato Bavaro, a sostegno del quale si è mobilitata tutta la maggioranza.

Nello specifico Bavaro ha puntato il dito contro il Ministero, il cui contestato parere della Soprintendenza ha posto il diniego alla lottizzazione della zona a ridosso dell’Appia a Castel Gandolfo, denominata “Le Mole”.

parere soprintendenza

“Questa amministrazione – ha detto Bavaro – , è riuscita a far approvare il Piano di Zona 167 Le Mole in soli 2 anni e mezzo! A giungo 2016 la Regione Lazio aveva definitivamente approvato il Peep le Mole. La Soprintendenza del Ministero è entrata a gamba tesa emettendo pareri del tutto discutibili, come quello che vedete nella foto, e di fatto bloccando la partenza dei lavori. Se fate attenzione nell’ultimo capoverso del parere citato, il Sovrintendente dice al comune che vanno fatte e, cito “le verifiche di intervisibilità dalle pubbliche strade e da visuali panoramiche quali quelle verso il lago e dal lago non ancora in questa fase sufficientemente analizzate”. Cioè, per intenderci, di un Piano di Zona sito a valle della via Appia in zona Mole, la Sovrintendenza vuole valutare la visuale “verso il lago e dal lago”? Il Lago di Castel Gandolfo, quello che in linea d’area si trova almeno a 40 metri più in alto!
È sulla base di questo parere che poi il Ministero emetterà il parere definitivo che a tutt’oggi vieta al comune di partire con i lavori! Ecco contro cosa ci stiamo battendo: un gigantesco sopruso che la città di Castel Gandolfo ha subito dal Ministero e che non merita affatto, visto il suo virtuosismo negli ultimi 30 anni in tema di politiche urbanistiche!”.

La posizione del Sindaco Milvia Monachesi

“L’unione di più debolezze non ha mai formato una forza, e non servirà ai membri della minoranza dell’Aurora, del Movimento 5Stelle e della Pesca la richiesta di dimissioni all’Assessore Bavaro a dimostrare la loro forza, tutt’altro. Dimostra solo l’incoerenza di chi ha approvato in Consiglio il Progetto di Edilizia Economica e Popolare (peep) per poi rinnegarlo dopo lo stop del Tar, dimostra solo la volontà di cercare visibilità denigrando chi lavora, dimostra solo l’incapacità di pensare al territorio che sono stati chiamati a rappresentare. Al contrario l’Assessore Cristiano Bavaro si è profuso al massimo per realizzare un progetto atteso da molti anni, lo ringrazio a nome dell’amministrazione comunale per questo, e gli rinnovo la mia piena fiducia.

Chi amministra un comune sa bene quanto sia lungo, complesso e pieno di insidie burocratiche l’iter di un progetto come questo, ma certamente non ci spaventiamo e non ci fermiamo, e continueremo a cercare tutte le strade possibili per realizzare quanto è stato proposto ai cittadini nel nostro programma elettorale e approvato dalla maggioranza degli elettori. Senza curarci di chi sa solo sparlare”.

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