Cultura

Festival internazionale dell’antropologia ai Castelli Romani, da Nemi a Genzano – LA PRESENTAZIONE

Festival internazionale dell’antropologia ai Castelli Romani

Si sta svolgendo in questi giorni ai Castelli Romani il festival internazionale di Antropologia

Si sta svolgendo in questi giorni ai Castelli Romani il festival internazionale di Antropologia, organizzato in primis dal Museo delle Religioni Raffaele Pettazzoni, trainato da Igor Baglioni e Maria Paola De Marchis: docenti ed esperti del settore, appartenenti ad Università ed enti italiani e stranieri, si stanno confrontando e discutendo sulla materia, esponendo i propri saggi e soprattutto dibattendo sui miti e la storia del territorio circostante del Lago di Nemi, culla di leggende grazie alle quali nel mondo antico sono state originate istituzioni la cui importanza si è preservata nel corso dei secoli. 

Un’iniziativa segnata dalla collaborazione: per quanto riguarda i Castelli Romani, infatti, sono stati coinvolti tre comuni: Nemi, Genzano e Velletri, rappresentati nel giorno dell’inaugurazione, tenutasi nel pomeriggio del 3 settembre nella piazza principale nemese, dai propri Primi Cittadini. 

“Ringrazio per l’invito – ha dichiarato il Sindaco di Velletri, Orlando Pocci -. Queste iniziative sono colme di contatto umano. È, da dopo la quarantena, la prima uscita all’aperto ed è una bella esperienza”. 

“Bisogna collegare questi luoghi depositari di storia con le associazioni e gli enti locali – ha proseguito Gianluca De Sanctis, Centro Interdipartimentale di Studi AMA -. Bisogna incontrare persone per promuovere la conoscenza. L’università nel suo passato è stata chiusa, aristocratica, elitaria. Ancora oggi l’Università tende a chiudersi, e invece bisogna aprirla, verso coloro che la conoscono e la vogliono conoscere, con essa le sue sapienze”. 

Festival internazionale dell’antropologia ai Castelli Romani
L’intervento di Orlando Pocci

Simona Carosi, della  Soprintendenza di Roma e Viterbo, ha affermato l’importanza di avvicinarsi “alla nuova generazione, al contempo di allontanarsi alla modalità poliziesca per portare avanti un discorso interdisciplinare. Per crescere, la sovrintendenza deve essere vicina al territorio. Vedi oggi una forte compartecipazione dei cittadini del territorio”. 

“C’è tanta comunità in questa piazza!” ha confermato Lia Giancristofaro dell’Università degli studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara. 

I giorni di studio, il cui ultimo sarà domenica 6 settembre, illustreranno i miti e le storie dal punto di vista dei personaggi che la raccontano. Il Lago di Nemi e i comuni limitrofi sono legati a illustri scrittori come Virgilio e Ovidio, il cui patrimonio viene ereditato di generazione in generazione.

“Non c’è patrimonio che non sia vivo – ha spiegato Marcella Petrucci professoressa del Liceo Classico Ugo Foscolo – ed oggi è una grande occasione, finalmente i ragazzi del liceo possono mostrare la loro arte dopo essere stati fermi da marzo” l’inaugurazione, infatti, si è conclusa con la rappresentazione del teatro antico e delle antiche storie da parte dei liceali.

CRISTINA BORRI

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