POLITICA

Per Patrizia Mancini Genzano va liberata, come l’Italia nel ’43. Quattro anni dopo invita a non disperdere il voto

Patrizia Mancini Genzano Possibile

Con un accorato comunicato stampa, Patrizia Mancini, capolista di Genzano Possibile, una delle 5 liste in sostegno della candidatura a sindaco di Carlo Zoccolotti, invita l’elettorato genzanese a non disperdere il voto, per “liberare”…Genzano. Un pò come fu liberata l’Italia nel ’43; anche se questa volta sarebbe una liberazione…preventiva!

Un paragone che a qualcuno potrebbe apparire azzardato, ma non a chi conosce Patrizia Mancini, i suoi ideali, le sue battaglie e la sua determinazione nel portarli avanti e nel difenderli.

La novità, semmai, è che rispetto a 4 anni fa, quando si candidò a sindaco – contribuendo alla dispersione di voti che spianò la strada alla debacle del centrosinistra, in favore dei 5 Stelle – questa volta richiama al voto utile, con lo scopo di ostacolare la possibile vittoria del centrodestra.


PATRIZIA MANCINI: “CI CHIAMAVANO ACCOZZAGLIA, MA LIBERAMMO L’ITALIA”

“Il Comitato di Liberazione Nazionale fu un’organizzazione politica e militare italiana costituita da elementi dei principali partiti e movimenti del Paese, formatasi a Roma il 9 settembre 1943, allo scopo di opporsi al fascismo e all’occupazione nazista in Italia.

Patrizia Mancini Genzano Possibile

Alla seduta di fondazione parteciparono: Ivanoe Bonomi (DL, Presidente), Mauro Scoccimarro e Giorgio Amendola (PCI), Alcide De Gasperi (DC), Ugo La Malfa e Sergio Fenoaltea (PdA), Pietro Nenni e Giuseppe Romita (PSI), Meuccio Ruini (DL), Alessandro Casati (PLI).

Qualcuno oggi direbbe “un’accozzaglia”, ma quell’accozzaglia ha liberato l’Italia.
Ecco, in momenti storici pericolosissimi come quello che stiamo vivendo, con una seria emergenza sanitaria ed un’altrettanto seria emergenza democratica, i partiti e i movimenti progressisti ed antifascisti dovrebbero fare una cosa semplice e giusta: FARE DIGA.
Per impedire ogni tentativo di svolta autoritaria, comunque camuffata, creando coalizioni ampie, responsabili e di autentica Resistenza, in opposizione all’onda nera dilagante.

Allo scopo di poter vincere, tutti insieme, al primo turno, e non tentare l’azzardo di una tardiva ricomposizione unitaria al secondo turno, solo per far valere i rispettivi pesi specifici.
Il Centrosinistra di Genzano incarna, nella sua umiltà e determinazione, lo spirito del Comitato di Liberazione Nazionale del 9 settembre 1943.

Anche noi siamo stati definiti un’accozzaglia, ma anche noi, nel nostro piccolo, libereremo l’Italia. Genzano per prima, ci potete giurare.
Per cui ogni pur nobile dispersione di voto o di astensionismo è, in momenti come questi, un oggettivo favore alla destra più estrema e populista.
Si vince e si perde per una manciata di voti.
Tenetene conto, nel segreto dell’urna, e al cospetto della vostra coscienza di donne e di uomini sinceramente democratici”.

Patrizia Mancini, capolista di “Genzano Possibile”

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