Anche oggi operazioni a rilento e assembramenti nel piazzale di Via delle Marmorelle a Laghetto per far salire gli studenti sugli autobus che li hanno portati nella sede di via Serranti al Centro Urbano
di Elena Campolongo
“Sarà un anno difficile per tutti”, garantiva il Sindaco Fabio D’Acuti alla vigilia della riapertura delle
scuole, ma per gli studenti di Laghetto si preannuncia un anno scolastico veramente insostenibile.
Siamo al secondo giorno di scuola e nel Piazzale di Via delle Marmorelle (Laghetto) alle 8:10 iniziano
ad assembrarsi bambini, ragazzi e rispettivi genitori; i più piccoli si dirigono in fondo alla piazza – oggi chiusa dopo il caos di ieri -, verso l’ingresso della scuola elementare, mentre i più grandi attendono i due autobus che li porteranno negli edifici della scuola secondaria al centro urbano.
La loro partenza è stimata per le 8:20, stando alle indicazioni presenti sul sito ufficiale dell’Istituto
Comprensivo Paolo Borsellino – dove, anzi, si raccomanda ai ragazzi di arrivare con cinque minuti anticipo alla fermata-, ma i pullman arrivano solo alle 8:25. Gli addetti alla vigilanza iniziano a
misurare la temperatura agli studenti, rigorosamente accalcati davanti all’ingresso posteriore del
pullman: “sono tutti guariti oggi”, commenta con ironia una mamma, che ricorda bene come appena
ieri i termoscanner in dotazione al personale di vigilanza alla prima misurazione avessero dato segni
di malfunzionamento, segnando temperature superiori ai 39 gradi e facendo arrivare i ragazzi a
scuola alle 10 passate.
Sono le 8:45 quando i due pullman finalmente partono alla volta di Monte Compatri e arriva quindi il
momento di ascoltare la voce dei genitori. “Siamo tornati indietro di brutto – dice Manuela – perché Laghetto non ha più la sua scuola secondaria e i nostri figli sono costretti a spostarsi su al paese”.
Il peccato originale, infatti, è tutto qui: nella mancanza di una struttura adeguata che possa ospitare le scuole medie a Laghetto. Il plesso di Via delle Marmorelle
353, sede delle secondarie di Laghetto fino allo scorso anno, è stato utilizzato per ampliare le aule
della scuola dell’infanzia e tutte le sezioni delle medie sono state trasferite nell’edificio di Via Serranti 12 a Monte Compatri (dove non mancano le polemiche circa l’adeguatezza dei locali e le condizioni di sicurezza), perché non si è riusciti a trovare soluzioni alternative nella frazione di Laghetto per ospitare le 10 classi di ragazzi.
I genitori lamentano di esser stati messi davanti al fatto compiuto e di aver dovuto accettare questo status quo, per ritrovarsi ora in una situazione a dir poco confusionaria, in cui proprio non si vedono i risultati di quei grandi sforzi fatti dall’amministrazione per garantire il distanziamento e la sicurezza dei ragazzi e delle loro famiglie.
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