POLITICA

Monte Compatri – Scuole e sicurezza. D’Acuti risponde a De Carolis: “Una denuncia per procurato allarme a chi fa campagna elettorale sulle scuole”.

monte compatri sindaco d'acuti

In un video messaggio postato sulla sua pagina facebook, il sindaco Fabio D’Acuti rispedisce al mittente le pesanti accuse che hanno tenuto banco in città negli ultimi due mesi e, nello specifico, nella giornata di ieri quando il consigliere Marco De Carolis ha invocato le dimissione del sindaco per le condizioni della Scuola di via Serranti.

“Adesso basta – ha detto D’Acuti – le scuole non chiuderanno. Questo si chiama procurato allarme ed è un reato. Per questo ho deciso di denunciare chi in questi due mesi ha utilizzato la scuola per fare campagna elettorale. Non accetto questo modo di procedere: diffondere addirittura un audio in cui si dice che i plessi scolastici, in particolar modo quello di via Serranti che ospita i ragazzi delle scuole medie di Laghetto, sono insicuri e senza certificazioni e documenti, è troppo. Ogni limite è stato superato. Anche negli scorsi anni i documenti non ci sono mai stati: si è sempre aperto con delle deroghe o con degli adempimenti ancora da realizzare. Ad esempio la normativa antincendio nella scuola materna di via Rosmini è stata adeguata a giugno del 2020 e la scuola nei venti anni precedenti ha comunque aperto. Come mai De Carolis quando sedeva sulla poltrona di sindaco non si è mai accorto di questo documento mancante? Anche quando lui era sindaco le scuole aprivano in carenza di questi documenti. Come mai prima si poteva e oggi no? De Carolis procede nel suo processo di rimozione dei fatti. Voglio ricordare che, carte alla mano, il plesso di Laghetto quando De Carolis era sindaco e il suo accolito Mauro Ansovini era delegato alla Scuola, presentava molte più criticità e rischi rispetto all’attuale plesso di via Serranti da lui tanto criticato. È il momento di dire basta alle speculazioni che fanno leva sulle legittime preoccupazioni dei genitori. Mi fa schifo leggere quello che ho letto in questi giorni. Ho presentato una denuncia e se necessario ne presenterò altre a tutela della mia immagine e contro chi si è permesso di diffamare senza leggere le linee guida del Ministero: sarà il tribunale a dire chi ha ragione”.

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