Con un bizzarro cartello il Dott. Mauro Giannini comunica ai suoi pazienti la chiusura dello studio medico in Via Placido Martini a causa di due contravvenzioni ricevute per aver parcheggiato in sosta vietata.
di Elena Campolongo
Chiudono i battenti dello studio medico del Dott. Mauro Giannini, situato nel centro storico del paese in Via Placido Martini 172, motivo per cui “il ricevimento dei pazienti avverrà presso lo studio di Laghetto”. A comunicarlo è un curioso cartello affisso sul portone, in cui si spiega che questa scelta drastica è stata determinata da due sanzioni amministrative ricevute dal dottore per aver
parcheggiato in sosta vietata davanti al suo stesso studio “nonostante l’apposizione al parabrezza di
riconoscimento personale”.
La mancanza di parcheggi nel centro storico del paese non è certo una novità, ma la situazione è
sensibilmente peggiorata dal 7 settembre, quando hanno ripreso il via gli improcrastinabili lavori di
rifacimento delle condutture idrico-fognarie che hanno determinato un aumento dei divieti di sosta
su via Placido Martini. Con ordinanza sindacale numero 22 del 3 settembre 2020 venivano infatti
sancite su quella via sia “l’istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata lato destro del senso
di marcia dal civ. 32 al civ. 134” sia “l’istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata in via
Placido Martini dall’intersezione con via Nino Bixio fino all’intersezione con via Santa Francesca
Cabrini, in entrambi i lati”.
Una soluzione al dilemma parcheggi nel centro storico, che più che al dottore reca danno ai residenti, sarebbe potuta essere quella dell’ascensore inclinato che da Via Cavour (sede di un ampio parcheggio) sale su Corso Placido Martini; ma le vicende di quell’ascensore sono tutt’altro che gloriose: rimesso in funzione il 27 luglio 2020, l’ascensore ha di nuovo smesso di funzionare lo scorso 23 settembre a causa delle forti piogge verificatesi in paese.
La protesta del dottore, quindi, non fa altro che aumentare il disagio dei cittadini di Monte Compatri,
che, oltre a dover sopportare pazientemente i disagi determinati dai lavori in corso e dalla mancanza
di posti auto, saranno anche costretti a spostarsi a Laghetto per farsi visitare dal proprio medico.
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