Attualità

Monte Compatri – Scuola, i genitori di Laghetto in piazza per manifestare contro l’edificio di Via Serranti

sit in genitori laghetto monte compatri

di Elena Campolongo

Prosegue il braccio di ferro tra il sindaco e i genitori dei ragazzi della scuola secondaria di Laghetto che oggi si sono riuniti a manifestare sotto il Comune di Monte Compatri.

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Il sindaco Fabio D’Acuti riceverà una delegazione di genitori il 1 ottobre alle 17, questo è quanto ottenuto dai manifestanti di questa mattina, che muniti di striscioni e fischietti si sono presentati alle 10:00 davanti al palazzo del Comune di Monte Compatri per protestare contro l’ormai celeberrimo plesso scolastico di Via Serranti 12.
Sugli striscioni gli slogan “Ne abbiamo abbastanza della transumanza” e inviti alle dimissioni.

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In piazza, oltre ai cittadini, sono scesi anche i rappresentanti di Monte Compatri Bene Comune, nelle
persone di Serena Gara, Francesco Ferri e Luca Mengarelli, insieme all’ex sindaco Marco De Carolis,
ex Presidente del Consiglio Comunale: una cordata che taglia trasversalmente le diverse anime
dell’opposizione e va a sposare la causa di coloro che non hanno un partito politico da sostenere, ma soltanto delle legittime preoccupazioni di genitori da portare all’attenzione del primo cittadino.


Le contestazioni della piazza abbracciano tutta l’organizzazione del servizio scuola offerto dal
Comune: dai pullman adibiti al trasporto studenti, che costeranno ai contribuenti monticiani 90.000 euro, ai locali di Via Serranti 12, per i quali si pagherà un affitto di 85.400,00 euro annui (cui si aggiunge una cauzione di 14.237,00 euro).

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Una cifra che appare un po’ troppo esosa se si considera che la to do list dell’edificio è abbastanza lunga, stando al Piano di Prevenzione e Programma di Attuazione di settembre 2020 (LEGGI IL DOCUMENTO). Nel plesso di Via Serranti, secondo le risultanze della valutazione rischi, vi sono diverse criticità, quali: la mancanza del certificato di agibilità e dell’esito della verifica di vulnerabilità sismica; la presenza di porte non a norma che “in apertura possono colpire le persone all’esterno”; la mancanza di un numero adeguato di bagni per i lavoratori; infiltrazioni d’acqua; l’assenza di un censimento dei materiali contenenti amianto e ancora la mancanza di acqua calda, di impianti di riscaldamento idonei e di certificati di conformità dell’impianto elettrico e termico.

de carolis
consiglieri monte compatri bene comune


Questi sono solo alcuni dei 34 punti presenti nella sezione Programma di Interventi del suddetto
documento e sono pressappoco gli stessi elencati dal Sindaco Fabio D’Acuti nella sua invettiva contro
Marco De Carolis: in un video del 25 settembre, annunciando di aver presentato una denuncia per
procurato allarme, il primo cittadino monticiano aveva infatti accusato il suo predecessore di aver sempre aperto le scuole “con delle deroghe o con degli adempimenti da realizzare”, rimproverandogli di ergersi a primus inter pares cui era concesso di aprire le scuole in mancanza di quei documenti relativi alla sicurezza degli edifici che oggi vengono richiesti a lui.

A questa accusa De Carolis ha risposto garantendo che la sua difesa avverrà nelle sedi opportune, ed ha sottolineato che “l’unica differenza sono i 200.000 euro spesi dal Comune”, mentre i consiglieri di minoranza del gruppo Monte Compatri Bene Comune dal canto loro denunciano di esser stati completamente esclusi dal dibattito e dalla scelta dei locali da adibire a scuola fin da luglio, quando la questione è divenuta centrale nell’agenda dell’amministrazione comunale.

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Aldilà delle polemiche e invettive tra le parti, almeno i genitori potranno confrontarsi direttamente con l’Amministrazione in merito all’istruzione e al benessere dei propri figli.

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