La mensa nelle scuole di Lanuvio inizierà solo il 19 ottobre, a circa un mese dal ritorno sui banchi di scuola, posticipato a Lanuvio come in altri comuni dei Castelli Romani dal 14 al 24 settembre. La data è stata scelta in virtù della necessaria organizzazione del servizio, in base alle nuove disposizioni anti contagio, sia per quanto riguarda il personale che la logistica, da parte della ditta Dussmann.
Sebbene il 28 settembre una comunicazione non meglio precisata dell’Istituto Dionigi, fissava la data di partenza del servizio di refezione scolastica il 5 ottobre (riferita però al plesso di Nemi), ulteriori recenti comunicazioni hanno confermato per Lanuvio, l’orario ad oggi in vigore fino al 16 ottobre.
L’orario scolastico notevolmente ridotto, però, per tutte le fasce di età, dall’Infanzia alla scuola secondaria di primo grado, con uscite che vanno dalle 10 alle 12,30, sta mettendo a dura prova l’organizzazione familiare e lavorativa dei genitori degli alunni.
“Dal giorno di avvio delle lezioni e fino al 19 ottobre noi genitori ci ritroviamo a fare da spola tra una scuola e l’altra per portare e riprendere i nostri figli ad orari assurdi sia in ingresso che in uscita – racconta un genitore -, senza peraltro avere le dovute risposte da parte dell’Amministrazione e della dirigenza scolastica in merito ad un ritardo eccessivo nella partenza del servizio di refezione che non trova riscontro in altri Comuni limitrofi”.
“Noi genitori lavoratori non abbiamo alcuna agevolazione adesso, in merito all’emergenza sanitaria, e sostenere questi orari, per un tempo così prolungato, è impossibile”.
Comunicazioni ufficiali da parte del Comune, congiuntamente con i due Istituti Comprensivi di Lanuvio, arriveranno nella giornata di domani, lunedì 5 ottobre.
Polemica simile si è registrata anche a Marino, dove i genitori degli alunni della scuola Pertini hanno protestato in Comune per sollecitare, tra le altre cose, l’inizio della mensa scolastica, poi fissato al 15 ottobre.
ME
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