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Ampia partecipazione, a Pomezia, al convegno medico organizzato dal Dott. Natale Di Belardino sul rapporto tra cuore, cervello, reni e polmoni

Natale Di Belardino foto di gruppo

Di recente si è tenuto a Pomezia l’annuale convegno organizzato dal dott. Natale Di Belardino e dalla sua equipe medica ed infermieristica. Nonostante l’emergenza Covid-19 le presenze sia dei relatori che dei partecipanti sono andate al di là di ogni più rosea aspettativa, a dimostrazione di quanto il tema fosse sentito e dell’acclarata professionalità del medico veliterno, Direttore dell’UOC CARDIOLOGIA-UTIC degli Ospedali Riuniti di Anzio-Nettuno.

Natale Di Belardino convegno
Il dott. Natale Di Belardino

Il focus della giornata, che si è dipanata su simultanee sessioni di lavoro, è stato incentrato sul rapporto che il cuore ha con altri organi importanti come reni, polmoni e cervello. Sono intervenuti professionisti di altissimo livello che, come ogni anno, danno prestigio all’iniziativa portata avanti dalla Cardiologia di Anzio ormai da 6 anni.

Convegno Pomezia

Il saluto, graditissimo dall’assemblea, è stato portato dal Direttore Sanitario del Polo ospedaliero di Anzio-Nettuno, dott. Ciriaco Consolante, che con grande slancio sostiene tutte le iniziative esterne ed interne relative all’attività del Polo.

Natale Di Belardino foto di gruppo

I temi affrontati sono stati tanti e tutti di interesse pratico: dall’ormai prossimo pensionamento, in cardiochirurgia, delle valvole aortica e mitralica, a beneficio della molto meno invasiva TAVI (impianto di valvola attraverso l’arteria femorale, senza apertura del torace) agli impianti di defibrillatori sottocutanei, dal trattamento della fibrillazione atriale con la Cryoablazione all’impianto di dispositivi di ultima generazione tecnologica denominati CCM, che trovano impiego nel trattamento dello scompenso cardiaco avanzato, per finire con l’utilizzo di farmaci innovativi relativi al trattamento del Diabete mellito e dello Scompenso cardiaco.

convengno pomezia di belardino

Eccetto la TAVI che è appannaggio dell’emodinamica, non presente ad Anzio, le altre tecniche sono tutte impiegate, con risultati lusinghieri, presso il polo ospedaliero di Anzio-Nettuno come dimostrato dalla statistica presentata dal dott. Di Belardino: oltre l’80% dei pazienti, in maniera concorde con la letteratura internazionale, trae beneficio da queste tecnologie.

Una sessione particolarmente importante è stata anche quella relativa agli infermieri, che rappresentano l’ossatura degli ospedali e delle strutture territoriali: a loro si deve infatti la funzionalità della corsia, degli ambulatori dello scompenso e del controllo remoto dei pazienti che hanno dispositivi impiantati. Pazienti che molto spesso, grazie al lavoro di infermieri dedicati, vengono controllati da casa tramite una tecnologia “on-line”, che si avvale della Rete.

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Armando Molinari

Di questo hanno parlato con chiarezza e professionalità i CPSI  Armando Molinari, Daniela Romaggioli, Roberta Aver, Francesca Rapicano e Salvatore Di Dio, coordinati dalla dott.ssa Cinzia Sandroni e dal moderatore CPSE Odoardo Scenna.

Il dott. Di Belardino ha chiarito che quello che si sta portando avanti è un lavoro d’equipe e per questo ha voluto menzionare tutti gli operatori medici suoi collaboratori, che sono Pafi Marco, Di Nuzzo Maria Rosaria, Prosseda Loreta, Sebastiani Maria Luisa, Pulcini Maurizio, Mosti Giuseppe, Pavoni Giuliano, Petrini Natalia, Tancredi Mariangela e Cicchini Lucia.

Il Direttore dell’UOC Cardiologia-UTIC ha anche nominato tutti  gli infermieri e OS che, parole sue, sono tutti indispensabili al corretto funzionamento del reparto e delle sale di elettrofisiologia ed elettrostimolazione.


il cuore tra cervello reni e polmona

FOCUS – I fattori di rischio cardiovascolari sono la base per lo sviluppo della patologia cardiovascolare nel suo complesso fino alla manifestazione del suo stato più estremo: lo scompenso cardiaco. Durante il convegno sono state affrontate le tematiche riguardanti le nuove terapie che stanno modificando la prognosi di questa sindrome come Sacubitril-Valsartan e i farmaci glicosurici utili nel diabete, formidabili nella riduzione della morte cardiovascolare nello scompenso cardiaco. Si è parlato, inoltre, dei rapporti dei fattori di rischio come Ipertensione arteriosa, Iperuricemia con particolare riguardo all’utilizzo del Febuxostat, ipercolesterolemia nel suo continium tra statine vecchie e nuove (Simvastatina, Atorvastatina, Rosuvastatina fino agli inibitori del PCSK9) con patologie riguardanti oltre il cuore anche rene, cervello e polmoni, questi ultimi soprattutto alla luce dei nuovi farmaci antimuscarinici (Umediclinio bromuro, Aclidinio bromuro) e beta2 stimolanti (Fluticasone-Vilanterolo).

E’ stato ftto fatto un focus sulla sindrome coronarica acuta dove si affronterà il tema della terapia con NAO, Ticagleror, Clopidogrel e prasugrel alla luce dei numerosi trials
che hanno rivoluzionato, negli ultimi anni, l’approccio terapeutico a tale sindrome.

Non è stato inoltre trascurato l’approccio sia farmacologico (NAO) che interventistico (Chiusura meccanica dell’ auricola) alla fibrillazione atriale, affrontando il tema delle emergenti cardiomiopatie infiltrative come amiloidosi e malattia di Fabry dove le nuove proposte diagnostiche ne stanno rivelando
una diffusione non più rarissima come si credeva fino
a qualche anno fa.

Ampio spazio alle nuove e vecchie tecnologie che hanno rivoluzionato il trattamento e la diagnosi dello scompenso cardiaco e la riduzione della morte improvvisa come C.C.M., Resincronizzazione cardiaca, ablazione della fibrillazione atriale nello scompenso cardiaco e impianto di ICD Intermuscolare.

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