Attualità

“La Marino che vorrei” tra realtà e virtuale, per contrastare il degrado e diffondere cultura

Paradoxa

Un impegno civico che passa anche per i social per sensibilizzare la cittadinanza e rinsaldare il senso di comunità


di Veronica Falcone

Alessandro Pace

La Marino che vorrei” è una community digitale nata nel 2015 ad opera di Alessandro Pace, che tutt’ora ne è l’amministratore. La piattaforma digitale che ospita questa comunità è Facebook, che ad oggi è da considerarsi come una vera e propria piazza virtuale, luogo di discussione e di proposte. Sul gruppo, infatti, si discute su tutto quello che accade nella città: dalle iniziative sociali e culturali agli eventi organizzati sul territorio. Anche le segnalazioni, come disagi o mancanze da parte dell’amministrazione comunale, sono all’ordine del giorno (da non confondersi, però, con delle segnalazioni ufficiali!). È proprio questo schema di condivisione dell’informazione e di partecipazione che crea la comunità.

Paradoxa

“La Marino che vorrei nasce dall’esigenza di recuperare quel senso di comunità ed informazione che nel corso degli anni erano venute a mancare. Per molto tempo ho avuto il piacere e la fortuna di collaborare con numerose associazioni del territorio, venendo a contatto con una realtà che spesso rimane nascosta a molti marinesi, ma che è un substrato fertile ed importantissimo per la cultura del nostro paese”, ha dichiarato Alessandro al giornale. “Questa partecipazione e condivisione, che in definitiva sono costanti universali per una crescita sociale e personale, hanno cambiato radicalmente il mio modo di vivere “Marino”. Il paese dove non accadeva nulla, si trasformò di colpo in una continua fucina di idee ed eventi. Ogni tanto occorre ricordare ai marinesi che Marino è un bel paese!”.

Leandro-Grillo

Ma “La Marino che vorrei” non è solo una realtà virtuale. È una visione utopica animata dal fermento di persone molto attive sul territorio, che contribuiscono in maniera preziosa alla promozione del benessere sociale della comunità.
Uno di loro è Leandro Grillo, conosciuto sui social come “Paradoxa”. Leandro è un giovane studente di
scienze naturali, con un passato da artista di strada che l’ha portato a viaggiare molto. Dopo l’emergenza
sanitaria degli scorsi mesi, i suoi valori legati all’educazione ambientale e al senso civico, l’hanno portato a fare delle sue abitudini green un’attività costante di promozione e prevenzione del territorio di Marino.


“Una finestra rotta, se non preventivamente aggiustata, può indurre i passanti più deboli e propensi a gesti vandalici, portando ad un aumento del degrado. Una semplice finestra rotta può avere ripercussioni molto pesanti sul tessuto sociale quindi. Se però io mettessi invece una piantina a decorare quella finestra rotta, quanto virtuosismo potrebbe creare? Magari i passanti saranno stimolati a ripetere la mia azione. Perché attendere che la finestra si rompa, prima di mettere quel vasetto?”.

marino-piante-ai-pali
Piantine sui pali

La città risponde positivamente alle azioni di Leandro. Ma la speranza di “Paradoxa” è che questa attitudine diventi una forma di cura spontanea per tutti i cittadini. Leandro, inoltre, creativo su tutti i fronti, ha trovato una maniera efficace ed innovativa per
divulgare le sue azioni: si rappresenta come un fumetto. Sui social, è un personaggio bidimensionale che annuncia le sue opere di riqualifica territoriale.

L’arte ha infatti ha un ruolo fondamentale nelle idee, nei gesti e nei progetti di Leandro Grillo: per lui l’arte rappresenta un’estrema necessità di comunicare, di
trasmettere un messaggio. Ma soprattutto, ritiene che la creatività sia uno stimolo per l’altro. Quello che
lancia Leandro, quindi, è un messaggio di speranza per un futuro migliore, un invito ad agire, ognuno nel
nostro piccolo, in maniera concreta. “Facebook è un muro di gomma. La rabbia che scatena ce la portiamo
nel quotidiano”.

Marina-Funghi

Chi agisce per fare di Marino una realtà migliore per tutti, lottando per garantire servizi di qualità, non sempre riesce però a contenere e a contrastare l’ignoranza e il vandalismo. Marina Funghi, attualmente Presidente dell’Accademia Castrimeniense, ci racconta di quando tra il 2014 e il 2016 la sua associazione gestiva lo spazio del sottopasso per esporre in vetrina mostre d’arte. Una di queste fu “Etichette d’autore”, una mostra che esponeva pregiate bottiglie di vino di alcuni produttori del territorio, tutte trafugate da vandali senza rispetto…. “E’ una lotta impari contro chi non capisce il valore di queste azioni, contro il vandalismo di giovani demotivati che a volte è frutto dell’indifferenza dei genitori”.

Francesca-Marrucci

Francesca Marrucci, presidente di “Punto a Capo”, realtà radicata a Marino che si occupa di vari
progetti, ci invita invece a riflettere su un dato interessante: “L’associazione vanta più di 250 soci…. Di cui solo un terzo proveniente da Marino. Manca informazione sugli eventi da parte dei cittadini. È diffusa un’arretratezza culturale e di mentalità che non porta ad avere l’amore per la cosa pubblica. Cultura e sociale vanno sempre di pari passo”.

commenta