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Nell’Ottobre Rosa l’impegno di Andos Velletri, Colonnelli: “Prevenzione ma anche sostegno alle donne operate al seno”

antonelli andos velletri

A.N.D.O.S Velletri: “Appartenenza, Condivisione,
Supporto, Auto-Mutuo Aiuto”. Queste le parole che racchiudono 4 importanti e fondamentali concetti di ciò che rappresenta l’Andos, l’associazione nazionale delle donne operate al seno con sede a Velletri.


“Ho sentito il bisogno di creare un punto di sfogo
innanzitutto, perché so cosa si passa in questi momenti, so cosa significa essere travolti dalla notizia di avere un tumore, si viene trascinati da uno tsunami e una delle cose più importanti e di cui senti il bisogno è quella di avere un posto dove sfogarti.
Dopo aver combattuto e vinto, certa che ce l’avrei fatta,
ero pronta a mettermi a disposizione delle altre donne
travolte dallo stesso tsunami”.

antonelli andos velletri


Queste le parole di Ombretta Colonnelli, una donna
frizzante, piena di vita e combattiva che unendosi ad
altre 4 donne (3 su 5 con un vissuto di esperienza
oncologica alle spalle) decide di aprire a Velletri, l’11
maggio del 2011, la sede locale dell’Associazione
ANDOS (che ricordiamo essere a livello nazionale una
onlus nata nel 1976 a Trieste per la riabilitazione di
donne sottoposte a mastectomia). In questi anni sono
sorti in tutta la penisola Comitati autonomi e soltanto nel Lazio se ne contano 11. Presso la sede di Velletri
lavorano una trentina di volontarie che partecipano ogni anno per almeno tre anni, a corsi di formazione presso la facoltà di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma.


Attualmente l’associazione Andos di Velletri è ospitata all’interno di una struttura della Farmacia del dottor Roberto Romani, in zona Piazza Cairoli. Il loro lavoro si sostanzia non solo nella prevenzione ( nel rispetto del “Protocollo d’Intesa” con la Regione Lazio del marzo 2017 sono in stretta collaborazione con la ASL Roma 6 ) ma anche e soprattutto in un supporto pre e post operatorio. “Molte donne si rivolgono a noi dopo le cure – dice Colonnelli – perché all’inizio, quando si viene informati della malattia ci si sente attoniti, sopraffatti da una notizia così incredibilmente inaspettata e ci si affida ai protocolli sanitari con l’unico pensiero di affrontare e risolvere ciò che sta accadendo. E’ dopo che si realizza quello che si è vissuto e, sembrerà incredibile, ma è lì che si sente la necessità forte di condividere accettare e andare oltre”.


Sotto il drappeggio rosa di Porta napoletana, steso per l’Ottobre Rosa, mese dedicato alla sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno prolungato quest’anno fino a dicembre, Ombretta dice con forza che “loro sono presenti per le donne che hanno bisogno di condividere e/o di essere seguite e aiutate, attraverso incontri settimanali organizzati in gruppi di auto-mutuo soccorso e attraverso supporti specializzati, ma che sono presenti anche nella condivisione di momenti più leggeri fatti di allegria e spensieratezza come l’evento “MusicAndos”(al quale hanno partecipato gruppi musicali come “ The Twins Father’s Band”, composto da cinque medici con la
chitarra che eseguono canzoni famose in versioni
parodistiche), evento che non ha trascurato l’importanza di fare informazione.

Durante l’edizione dello scorso anno è stato proiettato a sorpresa il lancio di alcuni paracadutisti con la bandiera dell’Andos che rappresenta una rondine che si staglia nel sole, la più grande bandiera mai vista fin’ora ha commentato la Presidente Nazionale dell’Associazione, Flori Degrassi.


Perché’ proprio la rondine ? “Le rondini simboleggiano il ritorno alla vita, forza, sacrificio e coraggio…che non mancano alle donne colpite dal tumore che, dopo l’inverno della malattia, riscoprono una nuova primavera di vita” ( cit. ANDOS).


Doriana Beranzoli

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