E’ andato in onda ieri sera il servizio di “Striscia la Notizia”, girato sempre nella mattinata di ieri a Rocca di Papa, quando la troupe televisiva, con l’inviata Angelica Massera, ha raccolto i disagi di alcuni genitori della scuola dell’infanzia “Giardino degli Ulivi”, i quali lamentano il troppo assembramento al suono della campanella dovuto all’orario unico di entrata delle 8,10.
Una circostanza che solo l’anno scorso era evitata grazie alla flessibilità in entrata che permetteva ai piccoli alunni di arrivare a scuola fino alle 8,40.
Le telecamere non sono state accolte dalla dirigenza scolastica, all’interno della sede centrale del’Istituto Leonida Montanari, sebbene qualche spiegazione sia trapelata.
E’ indubbio che l’emergenza sanitaria in corso abbia notevolmente modificato l’organizzazione scolastica al fine di garantire il distanziamento sociale e prevenire i contagi da coronavirus.
Secondo le nuove disposizioni è stato riferito che è l’insegnante che deve prendere i piccoli alunni all’ingresso e portarli in classe. Ripristinare la flessibilità oraria, dunque, risulterebbe impossibile poiché costringerebbe i docenti a lasciare incustodita la classe all’arrivo di ogni alunno.
Questo però sembra andare in controtendenza rispetto a quanto si legge nella pianificazione delle attività scolastiche del Miur per l’anno in corso, che, in merito alla scuola dell’infanzia recita: “Già ora l’ingresso dei bambini avviene in una fascia temporale “aperta” (che spesso raggiunge i 90 minuti: dalle 7,30 alle 9,00), fascia che potrà essere adeguata alle nuove condizioni, programmata e concordata con i genitori. Analogamente potrà avvenire per le fasce di uscita, al termine dell’orario scolastico”. Un’eventualità, però, la cui attuazione sembra impossibile, dal momento che sono stati eliminati i servizi pre e post scuola.
Gli orari attualmente in vigore sono stati scelti in base all’alternanza interna dei docenti, che è organizzata in parallelo tra le classi, e scaglionati rispetto agli altri plessi del territorio per agevolare il trasporto scolastico. A ciò va aggiunto che l’orario delle 8,10 è stato anticipato per diminuire l’attesa davanti scuola di quei genitori che hanno anche figli più grandi alla scuola primaria, con ingresso alle ore 8.
Un’organizzazione che ha dovuto far fronte, ovviamente, alle grandi sfide imposte dal coronavirus, dove ogni insegnante, genitore ed alunno è chiamato al senso di responsabilità, nella consapevolezza che il confronto sereno tra le parti sia la migliore soluzione.
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