90 anni fa, proprio in questi giorni di ottobre, si levò alto, nel cielo di Ciampino, quello che è passato alla storia come il primo prototipo di elicottero realmente funzionante e utilizzabile.
A staccarsi da terra e volare con vista Roma e Castelli Romani fu il prototipo costruito dalll’ingegnere italiano Corradino D’Ascanio, che già da qualche anno lavorava a questa aspirazione e che, qualche anno più tardi, fu il progettista della famosa Piaggio Vespa.
Pilotato dal maggiore Marinello Nelli all’aeroporto di Ciampino di Roma, il D’AT3 (motorizzato Fiat) migliorò di poco i record FAI dell’epoca ottenendoli per l’altezza (17,4 m), durata (8 minuti e 45 secondi) e distanza (1078 m), e si rivelò il primo prototipo di elicottero realmente funzionante e utilizzabile.
Ciononostante le autorità militari non permisero all’inventore di accedere ai finanziamenti pubblici, indispensabili allo sviluppo del prototipo.
L’invenzione dell’elicottero è stata quindi merito dell’Ing. Corradino D’Ascanio, geniale progettista abruzzese, che dopo anni di duri sacrifici, di studio e di impegno eccezionali, costruì, nel 1930, primo nel mondo, un elicottero capace di sollevarsi da terra, rimanere fermo nell’aria e di scendere verticalmente nello stesso punto. L’aviazione italiana aveva conquistato un nuovo primato, e Ciampino fu teatro di questo grande successo.
Progettato da D’Ascanio Corradino il D’AT3 prese infatti quota a Ciampino, pilotato dal maggiore Nelli Marinello che diventò il primo a sperimentare il volo verticale.
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