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Genzano – Lo Chef José Amici premiato dalla Coldiretti per il vino Roma DOC affinato nelle acque del Lago di Nemi

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L’inizio dell’autunno è già stato ricco di soddisfazioni per lo Chef di Genzano Giosafat Josè Amici, che ha portato a casa l’ambito Oscar Green 2020 Lazio della Coldiretti, categoria Campagna Amica, per il suo vino ROMA DOC Bio Cantina subacquea Monte Due Torri e Il Borgo.

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Un riconoscimento ricevuto il 28 settembre scorso nella meravigliosa cornice del Castello Orsini di Nerola, che premia la sua grande passione verso la campagna, la sua ingegnosa creatività e la dedizione verso la sostenibilità. Da diversi anni, infatti, lo chef Amici ha scelto, insieme alla sua famiglia, di intraprendere la strada del biologico, strada che oggi più che mai si rivela peculiare per lavorare la terra e i suoi prodotti in modo green, rispettandola scegliendo la qualità.

Il vino Roma DOC che nasce dai vitigni biologici del territorio ariccino è stato conservato e affinato nelle acque vulcaniche del Lago di Nemi. Un’originale cantina subacquea nata dall’idea di Josè, oltre che chef anche operatore tecnico subacqueo e istruttore professionale sub, che circa quattro anni fa ha intuito, quasi per caso, questo ardito metodo di conservazione del vino frutto dei suoi terreni.

Lo chef Amici, con passione e impegno, ha messo in moto un vero e proprio progetto legato al vino, al territorio e al patrimonio storico culturale di questi luoghi dei Castelli Romani. Un progetto che ha riunito in sinergia anche il Comune di Nemi e la Coldiretti e che prevede l’attivazione di un percorso turistico e culturale legato alla storia del Lago e delle Navi di Caligola.

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Nel mese di luglio scorso, circa 500 bottiglie di ROMA DOC Rosso Bio, imbottigliate a marzo 2020, sono state immerse a conservare, alla profondità di 18 metri, nelle acque del lago di Nemi. Tutto è stato fatto rispettando l’ambiente e utilizzando cassette in materiale alimentare ad impatto zero.

Si tratta di un metodo di conservazione e affinamento nuovo che apporta diversi miglioramenti alla qualità dello stesso vino. Le bottiglie conservate nelle acque, al buio e a una temperatura di circa dieci gradi, rispetto a quelle conservate in magazzino presentano al gusto un’accentuata morbidezza e all’olfatto un aumento del sentore delle note vegetali. Le bottiglie saranno prossimamente messe in vendita numerata attraverso una specifica prevendita.

Un primo passo verso un procedimento  alternativo  che si propone in futuro di coinvolgere anche altre realtà del territorio legate al mondo del vino, come ha rivelato lo stesso chef Amici a Castelli Notizie: “Ho lanciato questo progetto, che spero in futuro possa essere accolto anche da altre aziende vitivinicole, per dare maggiore valore al nostro territorio. E’ un’idea per lanciare un nuovo metodo di conservazione e affinamento del vino e, allo stesso tempo, mettere in moto la divulgazione delle bellezze del nostro territorio. Sono più che soddisfatto per questo riconoscimento che premia non solo me, ma tutta la mia famiglia che da anni si dedica al food e al turismo”.

Josè Amici è da sempre riconoscente verso i suoi genitori e i suoi nonni, pionieri dell’azienda di famiglia, che lo hanno sempre invogliato a coltivare questo percorso senza mai scoraggiarsi e lavorando con impegno.

Proprio nei giorni scorsi, dopo la vittoria dell’Oscar Green 2020, lo stesso chef ha ringraziato con un messaggio sui social la cara nonna Lidia: “La vera vincitrice dell’Oscar… 80 anni di lavoro no stop”, mostrando un video in cui la stessa era intenta a preparare le fettuccine alle castagne davanti alle telecamere della Coldiretti per un nuovo progetto.

Eliana Lucarini


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