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Frascati, i genitori proseguono i lavori alla scuola dell’infanzia di Cocciano

scuola.cocciano

Interrotti nelle precedenti due settimane, a causa del maltempo, sono ripresi sabato i lavori presso la scuola dell’infanzia di Cocciano a Frascati.

La presenza dei genitori, condizionata dall’emergenza sanitaria e dagli impegni lavorativi, è stata comunque proficua. “Non siamo stati tantissimi a partecipare alla giornata di sabato – spiega Susanna Landi, una mamma – ma non è mancata l’occasione di alimentare quelle sane relazioni sociali favorite dallo svolgimento delle buone pratiche. Con il pretesto dei lavoretti da svolgere alla scuola dei nostri figli – chiosa Susanna – stiamo avendo delle belle occasioni di conoscenza e confronto tra genitori, possiamo veramente dire che è nato un gruppo affiatato”.

I lavori non sono ancora terminati, ma se l’emergenza Covid e il meteo consentiranno proseguiranno nelle prossime settimane. “Siamo ormai a metà dell’opera – spiega Antonio Tarasco, altro genitore impegnato nelle opere di manutenzione –, grazie al sostegno della Realacci SRL di Vermicino, che ci sta mettendo a disposizione in modo gratuito tutto il materiale, e all’impegno di alcuni genitori, confidiamo di terminare almeno la verniciatura delle ringhiere, che sono ormai a buon punto”.A Cocciano si è realizzata una bellissima sinergia, tra l’Amministrazione comunale, che ha messo a disposizione la logistica e ha supervisionato le modalità dell’intervento; i genitori, che hanno messo a disposizione tempo ed entusiasmo; la Realacci Srl di Vermicino, che ha messo a disposizione il materiale. “Proprio in questi momenti storici di crisi – aggiunge Claudio Cerroni, un papà – è fondamentale affrontare nuove sfide per non spegnersi in una lenta agonia, ringrazio gli amici Franco e Roberto Realacci che ci stanno sostenendo con la loro attività, nonostante il brutto periodo per l’economia. Il nostro non è solo un impegno materiale, la nostra attività ha tutta la portata spirituale che risiede nella integrità della testimonianza. Il nostro fine – conclude –  è quello di vedere le facce contente dei bambini che vanno alla scuola dell’infanzia, educati al bello e al bene, ma soprattutto educati attraverso l’esempio, perché possano intimamente comprendere che c’è sempre spazio per qualcosa di migliore… se si mette il giusto impegno nelle cose”.

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