POLITICA

Genzano, Gabbarini esordisce in Consiglio esaltando il civismo: “E’ tempo di rimboccarsi le maniche”

gabbarini _ primo consiglio genzano

A prendere la parola durante la prima seduta del Consiglio Comunale dell’amministrazione Zoccolotti, è stato anche Flavio Gabbarini, candidato sindaco eletto consigliere dell’assise insieme a Cristian Di Veronica, entrambi confluiti nel gruppo Città Futura con capogruppo proprio Gabbarini. Forte dell’esperienza decennale nella politica genzanese, Gabbarini ha tenuto un intervento carico di preoccupazione per la poca partecipazione degli elettori al ballottaggio dei primi di ottobre. Al primo turno, infatti, si sono recati alle urne il 65% degli aventi diritto, mentre al turno di ballottaggio l’affluenza è scesa al 48%.

Per il capogruppo del movimento civico Città Futura la variazione a ribasso è troppo evidente e ne ha spiegato le possibili motivazioni davanti alla nuova giunta: “Visti i risultati, mi sono chiesto: che cosa sta avvenendo nel nostro paese? Sta aumentando la sfiducia rispetto alle proposte che si avanzano? Io pongo questo come un quesito che deve interessare il Sindaco. Bisogna far sì che ricresca la partecipazione attraverso un rinnovamento all’interno dei partiti, troppo spesso visti dai cittadini come chiusi nei palazzi”.

Una presenza fondamentale, secondo l’ex sindaco, quella dei movimenti civici ed in particolare di quello da lui guidato. Un concetto, questo, rivendicato più volte durante la campagna elettorale (da ricordare la
frase “Facciamo politica per la città, non per i partiti”) e ribadito anche durante l’insediamento dei consiglieri eletti: “Possiamo dare un contributo fondamentale per il riavvicinamento di quei cittadini sfiduciati dalla politica partitica, dove ci sono troppi litigi che fanno allontanare gli elettori”.
Gabbarini, che oggi si trova nei banchi della minoranza, porta in Consiglio Comunale la rappresentanza di duemila cittadini che hanno dato fiducia al suo progetto civico, e in forza dei quali ha richiesto ascolto e considerazione.
“Sono convinto – ha continuato nel suo intervento – che la fiducia si può ritrovare. I cittadini hanno fame di politica ma non trovano lo sbocco. Penso, quindi, che il civismo politico possa dare una risposta”. Seppur non
riconoscendosi all’interno di nessuna delle fazioni politiche presenti nel Consiglio Comunale e nella maggioranza – naufragato il tentativo di accordo in vista del ballottaggio -, Gabbarini ha voluto parlare al plurale, invitando alla sinergia per ricostruire la partecipazione democratica da parte dei cittadini e per avere tutti un unico obiettivo: “Dobbiamo risolvere i problemi del quotidiano, avere cura della qualità della vita dei cittadini: sono cose che si possono fare – ha detto – se si esce da un’idea verticistica del potere dimenticandosi spesso delle realtà quotidiane di ogni singolo”.

Una serrata difesa del civismo, quindi, quella portata avanti dal consigliere Gabbarini, che durante i mesi di campagna elettorale è stato criticato da alcuni per la sua “improvvisa intolleranza nei confronti dei partiti”, ed ha spiegato che il significato di civismo non è populismo, non è solo raccontare i problemi. Terminata la spiegazione della sua preoccupazione,
Flavio Gabbarini si è poi rivolto direttamente alla nuova amministrazione di centrosinistra: “Questa amministrazione si dovrà distinguere per le soluzioni innovative date ai problemi dei cittadini. Dopo quattro anni di decadenza, ora è il tempo di ricostruire. La campagna elettorale è finita, è tempo di rimboccarsi le maniche perché c’è tanto da fare per il bene di tutti e noi ci saremo”. Un cenno immancabile alla pandemia da Covid-19, che pure ha influenzato la partenza della nuova giunta, con il rinvio dell’insediamento dei consiglieri e del giuramento del sindaco come ufficiale di governo: “Accetto il suo invito, caro Sindaco, di istituire una commissione per affrontare questa crisi che è sanitaria ma anche economico-sociale. Siamo preoccupati perché c’è il rischio che l’economia salti, in Italia ma soprattutto a Genzano”. Invitato dalla Presidente del Consiglio Comunale, Patrizia Mancini, a concludere il lungo intervento, Gabbarini non ha fatto a meno di rivolgere un ultimo invito al sindaco Carlo Zoccolotti: “Lei, sindaco, prende in mano una città
smarrita: dovrà avere la pazienza di ascoltare ma anche la forza di decidere. Non rimanga prigioniero di niente e di nessuno. Per realizzare il suo programma avrà bisogno di una squadra che in parte ha presentato, ma davvero questa sua squadra rappresenta la coerenza con il programma presentato in campagna elettorale?”.

Una domanda, quella di Gabbarini, che ha voluto esprimere i dubbi del suo gruppo sulla composizione della giunta, che hanno fatto seguito alla mancata concertazione in merito alle nomine del Presidente del Consiglio Comunale e del Vice Presidente, alle cui votazioni, sia Gabbarini che Di
Veronica hanno dichiarato di aver inserito nell’urna una scheda bianca.

Samuel Nocera

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