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Frascati – Covid: controlli a tappeto delle Forze dell’Ordine. Nel week end chiude “volontariamente” il distributore di via Diaz

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Polizia Locale, Carabinieri, Guardia Di Finanza e Polizia di Stato. Li abbiamo incontrati tutti in poco più di un’ora e mezza, il tempo di fare un giro a piedi per le vie del centro di Frascati e scambiare quattro chiacchiere con alcune ragazze in via Armando Diaz. Una via Diaz affollata come sempre, ma questa sera di ragazzi delusi e stupiti dalla inaspettata e anticipata chiusura alle 18 del distributore automatico Nottelunga. Un punto di ritrovo che ormai da tempo fa da richiamo ai tanti giovanissimi ma che da stasera, come espone il cartello all’ingresso, “ha deciso in accordo con il Comune di Frascati di chiudere volontariamente il punto vendita il venerdì- sabato-domenica dalle 18 alle 22, nelle ore di maggiore affluenza, per contenere l’emergenza Covid -19″.

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Sigaretta elettronica, mascherina sul mento e telefonino poggiato sul muretto per riprendere l’ultimo Tik Tok. Tutti sul muretto o in piedi, in gruppetti di 6 o 7. Non c’è una risposta univoca al perché questo distributore sia divenuto l’oggetto del desiderio di tanti adolescenti. “Ci piace – dicono – ti prendi una cosa, e poi ci vengono tutti. Alla fine ci incontri tutti”.

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“La mascherina mi dà fastidio – dice una ragazza – e poi lei è mia cugina, la vedo tutti i giorni quindi che me la metto a fare? Sì lo so che me la devo mettere per legge, io la porto, non è che non la porto. Faccio la scuola di parrucchiera quindi ce l’ho tutto il giorno, lo so che la devo mettere. Ma magari se sto fuori all’aperto pure se stiamo vicine che succede?”. Mentre parliamo con loro altri ragazzi lì vicino scherzano, ridono, si abbracciano: alcuni con, altri senza mascherina indossata, la maggior parte calata sul mento. La percezione è che sia sufficiente averla – poco importa come – per essere a posto. Una volante della Guardia di Finanza si ferma in mezzo a via Diaz, proprio davanti a noi intorno alle 17.30 e li intima di mettere la mascherina e non assembrarsi. Poco dopo, nella vicina via Annibal Caro, ben due pattuglie della municipale e 4 agenti controllano i ragazzi seduti sui muretti dei vialoni. In una semideserta passeggiata una panchina è interamente occupata da un gruppo di ragazze tutte vicine e non troppo rispettose delle distanze, ma poi, volgendo lo sguardo verso piazza Roma e piazza Marconi si vedono i bar con le luci ancora accese, le porte sbarrate e le sedie poggiate sui tavolini, i parcheggi che piano piano si svuotano e il Corso praticamente vuoto, irriconoscibile senza la folla che lo anima abitualmente. I negozi in un limbo, così come le pizzerie e i ristoranti che intanto si preparano per il take away o le consegne a domicilio.

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La fotografia di una Frascati a due velocità e dai contorni sfumati, dove da una parte esiste il rigore per le regole e le imposizioni spesso non facili da digerire, ma nella quale ancora in troppi sono lasciati a vivere una libertà che forse ancora non sanno gestire.

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