“Finalmente il gran giorno è arrivato, domani (lunedì 16 novembre, ndr) mi iniettano allo Spallanzani il vaccino sperimentale anti Covid, e la proteina spike inizierà ad andarsene a spasso nell’organismo”.
Con queste parole il dottor Claudio Puoti, noto infettivologo ed epatologo, responsabile del Centro di epatologia Istituto Ini di Grottaferrata, e già primario agli Ospedali di Marino e Frascati, ha annunciato nel pomeriggio di domenica la scelta di sottoporsi a vaccinazione.
“Sono certo che il mio sistema immunitario sarà tanto forte, intelligente e attento da produrre una risposta eccezionale – ha aggiunto -. Devo dire che non ho né preoccupazione né ansia, ma la forte curiosità scientifica di provarlo personalmente, oltre alla sensazione dell’utilità collettiva. Vi terrò aggiornati di eventuali reazioni, ma se non dovesse andare bene ricordate che vi ho amati teneramente”, ha concluso il medico, prima di essere subissato da messaggi di incoraggiamento, stima ed affetto, dal popolo del Web.
Ricordiamo che in questa fase della sperimentazione del vaccino italiano sarà valutata la tollerabilità ai differenti dosaggi di somministrazione, nonché la frequenza e la gravità di eventuali effetti collaterali. Lo studio rivelerà soprattutto la capacità del vaccino di indurre risposte immunitarie nei volontari contro il Sars-CoV-2.
Ala fine del ciclo di test, qualora si ottenga la prova definitiva dell’efficacia del vaccino su larga scala, la sua immissione in commercio potrà essere autorizzata dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). E a ciò ci si arriverà, si spera, anche grazie a chi, come il dott. Puoti, ha dato la sua disponibilità, con tutti i rischi del caso.
commenta