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Monte Porzio – Al Belvedere un contenitore per l’olio esausto. Importante conferirlo correttamente

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Una bella ed importante novità per i cittadini di Monte Porzio Catone. È stato posizionato al parcheggio Belvedere, accanto alle mini isole ecologiche automatizzate ed in area video sorvegliata, un contenitore della capienza di 500 litri per raccogliere gli oli esausti. Il contenitore sarà deputato a raccogliere olio alimentare (non olio motore) utilizzato e conferito all’interno di una bottiglia di plastica chiusa. Ma perché conferire l’olio alimentare utilizzato e non gettarlo direttamente nel lavandino o magari nel wc? Non smaltire in modo corretto l’olio che abbiamo utilizzato, può creare dei danni importanti all’ambiente, agli ecosistemi e alla rete fognaria.

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“Il rifiuto olio e grasso commestibile – dice Legambiente – indicato con il codice CER 200125, non è considerato nocivo per la salute umana, ma è potenzialmente dannoso per gli ecosistemi se smaltito in maniera non corretta. L’olio vegetale e di frittura diviene un rifiuto quando a seguito del suo utilizzo subisce un processo di ossidazione, assorbendo le sostanze inquinanti della carbonizzazione dei residui dei cibi in esso cotti o fritti, da qui il termine “esausto”, ovvero non più utilizzabile a causa della perdita delle sue principali caratteristiche organolettiche.

Lo smaltimento non corretto dell’olio vegetale esausto può produrre: il malfunzionamento degli impianti di depurazione delle acque; l’inquinamento del suolo; l’inquinamento freatico, con un impatto sui pozzi di acqua potabile; l’incremento dei costi globali per l’impianto di depurazione delle ac­que; l’inquinamento di fiumimari e bacini idrici. Proprio quest’ultimo effetto nocivo è tra i più aggressivi per l’ambiente: l’olio esausto crea una superficiale pellicola che impedisce l’ossigenazione dell’acqua e compromette l’esistenza di flora e fauna. In più, l’olio esausto ostacola la penetrazione in profondità dei raggi solari danneggiando drasticamente l’ambiente marino e la vita in acqua. Basta infatti un kg di olio vegetale esausto a inquinare una superficie d’acqua di 1.000 m2. Se invece smaltiti nella rete fognaria, come spesso avviene nell’utilizzo domestico, gli oli vegetali esausti pregiudicano il buon funzionamento della rete stessa intasando condutture e depuratori: la depurazione delle acque inquinate da questo rifiuto richiede costi quantificabili in 1,10 € al kg“.

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