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Test antigenici e sierologici in Farmacia, tante le difficoltà. In poche hanno aderito ai Castelli Romani

farmacia lariano

È stato dato da tre giorni il via libera da parte della Regione Lazio a tutte le farmacie per eseguire i test antigenici e sierologici rapidi per rilevare la positività o meno al Covid-19. Una scelta voluta dalla Regione Lazio per implementare l’attività di contact tracing e per gravare meno sui drive-in e dare modo ai cittadini di effettuare screening più veloci e accessibili.

È partito quindi l’accordo firmato il 6 novembre scorso, dopo un lungo confronto, tra la Regione Lazio e FederFarma Lazio per consentire di compiere i test rapidi Covid-19 presso le farmacie pubbliche e private che hanno scelto di aderire volontariamente al nuovo progetto di screening.

Ad oggi però nel territorio dei Castelli Romani non sono molte le farmacie che hanno aderito, e tutte, comunque, ancora non sono pronte a fornire il servizio.

Come effettuare test rapidi nelle Farmacie

Il test antigenico rapido (tampone naso-faringeo) ed il test sierologico rapido (prelievo di una goccia di sangue) si potranno fare senza ricetta, dietro prenotazione, e sarà a carico del cittadino a una tariffa prestabilita: euro 22,00 per il tampone e di euro 20,00 per il test sierologico, come previsto dalla Regione. Nel giro di un quarto d’ora si potranno avere i risultati.

Sono diversi e ancora confusi, però, gli aspetti tecnici e di organizzazione che le farmacie dovranno realizzare effettivamente per portare avanti la nuova proposta di monitoraggio. Le farmacie che aderiscono  al progetto stanno ricevendo in queste ore le credenziali via PEC e per partecipare dovranno avere uno spazio all’interno separato da quelli dedicati all’accoglienza dell’utenza e alla vendita, uno spazio possibilmente con percorsi separati d’ingresso e di uscita per i pazienti che intendono sottoporsi al test, e locali opportunamente arieggiati con un costante ricircolo d’aria.

In assenza di spazi interni dedicati, la farmacia potrà attuare i tamponi durante l’orario di chiusura dell’attività, oppure, organizzarsi per eseguirlo in un ambiente esterno adiacente alla stessa farmacia con gazebi appositi. La farmacia potrà anche scegliere di proporre i test attraverso un servizio domiciliare.

Nel caso di un utente positivo, la stessa farmacia dovrà inserire i dati nel portale dedicato della Regione Lazio e avviare così l’iter abituale di tracciamento attraverso l’azienda sanitaria locale. L’utente da parte sua dovrà eseguire poi il tampone molecolare presso i drive-in predisposti per l’accertamento effettivo della positività.
Aspetti tecnici e di organizzazione determinanti che hanno già spinto molte farmacie a rinunciare in partenza a questo nuovo accordo. 

La situazione nelle Farmacie dei Castelli Romani

Le difficoltà organizzative – tra cui soprattutto la necessità di spazi appositi e di reperire personale specializzato – non giustificate dai guadagni, ha fatto desistere molte farmacie dei Castelli Romani dall’erogare il servizio di test antigenici e sierologici rapidi.

Per quanto riguarda il Comune di Frascati sarà l’Amministrazione comunale, in sinergia con i volontari della Protezione Civile e le farmacie stesse, ad organizzare il servizio. Le farmacie cittadine hanno infatti deciso di non offrire direttamente il servizio alla cittadinanza, in prima battuta per la manca di spazi interni adeguati. “I locali che abbiamo a disposizione – ha detto la titolare di una farmacia tuscolana – sono limitati, non disponiamo di un doppio ingresso e di  aree da dedicare esclusivamente all’esecuzione dei tamponi. La prossima settimana avremo un incontro in Comune con il sindaco e la Protezione Civile per mettere a punto delle soluzioni per offrire questo servizio ai cittadini. Si stanno valutando diverse opzioni: un gazebo o una tenda in piazza dove allestire dei punti per effettuare i tamponi. Nei prossimi giorni il quadro sarà più definito”.

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Il progetto risulta irrealizzabile anche per la maggior parte dei farmacisti di Rocca Priora, Monte Compatri e Monte Porzio Catone.
Pochissime, infatti, contattate dalla nostra redazione, sono intenzionate ad aderire al progetto e le poche che lo faranno stanno tentando con difficoltà di sciogliere i nodi logistici che il servizio comporta.
Poiché i test non potranno essere effettuati all’interno della farmacia, è necessario cercare degli spazi in cui allestire eventuali gazebo o altri ambienti da adibire a postazione per i test, serve poi del personale sanitario, medici e infermieri, nonché altri impiegati nel settore amministrativo, e una netta separazione tra clienti rivolti alla vendita e quelli in attesa di test. Sono questi i tre motivi principali per cui la maggior parte delle farmacie ha rinunciato in partenza ad aderire al progetto della Regione Lazio.

Nel dettaglio un no dispiaciuto ma convinto è arrivato dalla farmacia del Dott. Giannini a Laghetto, impossibilitato a trovare personale sanitario e spazi da adibire a postazione tamponi, e da quella del Dott. Ennio Ponzi nel centro urbano di Monte Compatri; è no anche per il Dottor Daroui della farmacia di Pantano Borghese, sprovvisto di spazi ma soprattutto di personale medico e infermieristico impossibile da trovare in questo momento storico.

Passando a Rocca Priora, la farmacia del Dott. Di Tullio manda fumata nera, mentre quella del Buero ci dice che stanno provando ad organizzarsi, ma non possono ancora darci informazioni sicure in tal senso. Abbiamo poi il caso di Monte Porzio Catone, con le farmacie della Dott.ssa Costanzo e del Dott. Colucci: la
prima dichiara di essere intenzionata ad aderire e si sta pertanto prodigando a cercare sia dei locali sia del personale sanitario, in particolare le servono almeno tre figure professionali (un medico, un infermiere e un impiegato amministrativo), mentre il secondo ha preferito non imbarcarsi nell’impresa in vista della imminente apertura di una postazione Drive-in che il comune sta attrezzando in Viale dei Cronisti.
“Qui ci sono tanti clienti che hanno un’età molto avanzata, oltre al fatto che chi viene in farmacia, molto spesso, potrebbe soffrire di patologie o disturbi di vario genere, quindi essere un soggetto più a rischio di complicanze da Covid-19 – ha confidato un farmacista -. Sinceramente abbiamo timore, non disponendo all’interno di spazi adeguati, di effettuare dei tamponi con il rischio di promiscuità e mettendo in pericolo la salute di clienti e dipendenti. Per fortuna il dottor Massimo Cosmelli (consigliere delegato alla Sanità, ndr) insieme al sindaco Pulcini stanno mettendo a punto delle soluzioni in sinergia con la Protezione Civile”.
Lunedì si terrà un incontro in Comune tra il delegato Cosmelli, il sindaco e la Protezione Civile nel corso del quale verranno definiti i dettagli di un piano da presentare alla cittadinanza e per cui l’amministrazione è in attesa di approvazione da parte della Asl.

A Rocca di Papa, la nostra redazione ha visitato quattro farmacie e in nessuna è ancora iniziato lo screening. La farmacia Pulker in Viale Silvio Spaventa proporrà tale servizio, probabilmente, nel corso della prossima settimana, organizzandosi con un gazebo esterno e avvalendosi di personale specializzato; anche la farmacia di Via Roma della Dr.ssa D’Apolito ha deciso di offrire ai cittadini il test per il Covid-19, ma tutto è ancora in fase di programmazione. La farmacia del Buon Augurio ai “Campi d’Annibale” e quella nel quartiere “Le Vigne” del Dr. Apollone, per il momento, a causa della mancanza di spazi adeguati per garantire sicurezza a tutti i cittadini hanno scelto volontariamente di non svolgere i test.
A Rocca di Papa il Comune si sta comunque attrezzando per un drive in nel parcheggio seminterrato in piazza Claudio Villa.

A Marino la maggior parte delle farmacie hanno proteso per il “no”. Le perplessità sono sempre le stesse: locali piccoli e l’impossibilità di gestire correttamente i flussi. La Farmacia di Corso Trieste ha espresso timori per la mancanza di sicurezza per clienti e personale, oltre al fatto che la Regione Lazio ha lasciato tutti i costi in capo alle farmacie stesse e dunque si teme per una corsa al prezzo più basso dei test, che ne potrebbe inficiare l’attendibilità.

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La Farmacia Villa Desideri di Marino, invece, ha installato, in collaborazione con il Comune, una postazione drive in nel piazzale del cimitero di via Capo D’Acqua, che sarà attivo da lunedì 23 novembre.

A Ciampino il numero di farmacie aderenti è ancora poco chiaro. Su dieci farmacie presenti nel territorio, sia le comunali che le private, in quattro hanno dichiarato di non aver aderito all’iniziativa in quanto non rispettano la necessaria presenza di due porte, una d’entrata e l’altra di uscita, per il corretto espletamento del servizio. Le altre sono in attesa di indicazioni certe e non sanno ancora stabilire se potranno procedere con l’eseguimento dei tamponi rapidi e dei test sierologici.

Ad Albano tra i “no” sentiti si registra l’adesione della farmacia Camerucci di Pavona, che si trova nei pressi del passaggio a livello.

Anche l’adesione delle farmacie di Velletri è attualmente piuttosto limitata. C’è ancora confusione riguardo le linee guida da seguire e i farmacisti temono che siano troppi i costi a loro carico, dovendosi occupare della retribuzione del personale specializzato ad effettuare il tampone, dell’organizzazione dello “stand” esterno e dello smaltimento dei rifiuti speciali. Il prezzo dei tamponi, essendo fissato precedentemente, non da spazio di manovra ai farmacisti. 

Abbiamo contattato 12 farmacie veliterne: le 4 comunali, la farmacia Santa Lucia, la farmacia Romani, la farmacia Cesaroni, la farmacia San Raffaele, la farmacia Artemisia, la farmacia dott. Morrone Paolo, la farmacia Molinari e la farmacia Core. 

L’Artemisia e la farmacia San Raffaele, facenti parte dello stesso gruppo, il gruppo Montecuollo, hanno aderito ma ancora non si ha una data per l’operatività (si sta montando un tendone in prossimità del Ponte Bianco – via Lata), mentre la farmacia Romani dovrebbe partire con i tamponi martedì 24. Le restanti farmacie hanno lasciato il giudizio in sospeso, in attesa di nuove indicazioni.

Le tre farmacie presenti sul territorio di Lariano, invece, hanno tutte aderito. La Farmacia Comunale di Via Garibaldi 155, gestita dal dott. Luca D’Ortona, eseguirà i test nel locale adiacente che rimarrà aperto l’intera giornata, tutti i giorni della settimana compreso il sabato. Questo per garantire il servizio al
maggior numero di persone.

L’utente dovrà prenotarsi, per evitare tempi di
attesa e per il rispetto del divieto di assembramento, indicando il tipo di test rapido che intende effettuare (sierologico, cioè prelievo di sangue capillare, o antigienico, cioè tampone rinofaringeo).

Si dovrà recare quindi su appuntamento sul posto e firmare i moduli per il consenso informato per poi procedere al test, che verrà effettuato da personale
infermieristico.
Nell’arco della giornata gli verrà comunicato il
risultato, questo per consentire al farmacista di sbrigare la fase procedurale come l’inserimento dei dati nel portale della Regione.

farmacia lariano

La farmacia Sant’Eurosia (anche questa, come quelle di Velletri, appartenente al gruppo Montecuollo), situata in Via Napoli,50, è in attesa del gazebo che attrezzerà nella zona antistante, è già in possesso dei tamponi che verranno effettuati, come spiega il dott. Montecuollo, da personale qualificato coadiuvato dagli stessi farmacisti.

La farmacia Dr Urbani su Via Roma, si sta organizzando e prevede di allestire all’esterno
un gazebo per poter fornire, ci dice il dr Urbani, “un servizio efficiente e soprattutto nel rispetto di tutti i parametri di sicurezza e tutela per la cittadinanza.”
In tutti i casi si prevede l’operatività entro la prossima settimana, e prima possibile viste le numerose richieste.

Eliana Lucarini
Claudia Proietti
Elisabetta Di Cicco
Elena Campolongo
Alessandro Centra
Doriana Beranzoli
Veronica Falcone

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