POLITICA

Monte Compatri – Consiglio fiume. Respinta per un voto la mozione di sfiducia al Sindaco

D'acuti fabio

Si è concluso alle 23:10 il lungo Consiglio Comunale di Monte Compatri iniziato alle 9 di ieri mattina. Come già accaduto il 20 ottobre scorso, anche questa volta non è stato attivato lo streaming, più volte richiesto tanto dall’opinione pubblica quanto dall’opposizione. Il motivo della mancata diretta è sempre lo stesso: gli ormai proverbiali “problemi tecnici” cui dopo più di un mese non si è riusciti ad ovviare.

D'acuti fabio

Assistere ai lavori di questo consiglio sarebbe stato sicuramente interessante, dato che i punti all’ordine del giorno erano molteplici e particolarmente rilevanti per la cittadinanza: si è passati dalla variazione al bilancio di previsione 2020-2022, in cui con Delibera di Giunta n.118 si prevede l’inserimento dei 40 mila euro derivanti da “multe, ammende, sanzioni e oblazioni a carico delle famiglie” (moltiplicatesi negli scorsi mesi sotto la direzione dell’ex comandante Ianni), all’interrogazione del gruppo Monte Compatri Bene Comune per la creazione di postazioni nel centro urbano e nelle frazioni in cui effettuare tamponi rapidi in modalità Drive-Through, per poi giungere a discutere della rigenerazione urbana, approvata “nonostante l’ostruzionismo delle opposizioni e in particolare del Consigliere Ferri”, e della mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco e della sua giunta. 

La mozione di sfiducia presentata dalla minoranza si è articolata su quattro accuse fondamentali: la questione scuola; l’iter seguito nella selezione del Comandante delle Polizia Locale finito su tutti i quotidiani per presunte vicende di corruzione; il mancato rispetto del regolamento da parte della Presidente del Consiglio nel portare a votazione la delibera n.29 del 22 luglio senza numero legale (annullata in data 17/08/2020) e, infine, la vicenda dei lavori di ristrutturazione delle scuole medie affidati al padre della consigliera delegata alla scuola.

A rispondere è stata la capogruppo Agnese Mastrofrancesco, che ha accusato l’opposizione di violenza verbale contro la Presidente del Consiglio ed ha poi affrontato la questione scuola rivendicando le scelte della maggioranza: le proposte di prefabbricati da destinarsi ad uso scuola, al tempo avanzate dalle minoranze, non sono state reputate una soluzione accettabile e pertanto si è preferito trovare degli edifici alternativi. Il Sindaco, dal canto suo, ha dichiarato in un video post consiglio di aver rispedito al mittente quella mozione “raffazzonata”, di fronte alla quale la maggioranza si sarebbe mostrata compatta e coesa, anche se la votazione è terminata con 9 voti contrari e 8 favorevoli (i 3 di Monte Comaptri Bene Comune: Ferri, Gara e Mengarelli; Masi del M5S, Martorelli del Gruppo misto; e i 3 dissidenti De Carolis, Ansovini e Moriconi. Numeri tutt’altro che rassicuranti per la tenuta della maggioranza D’Acuti.

Per conoscere e raccontare i dettagli di questa accesa assise bisognerà tuttavia attendere la pubblicazione delle riprese video, che si spera avvenga al più presto per garantire trasparenza e libertà d’informazione.

Elena Campolongo

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