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CN Motors – Formula 1: salvarsi da uno schianto a 250 km/h e l’auto in fiamme. L’importanza dell’industria automobilistica per l’Italia

INCENDIO GROSJEAN

L’azienda che ha reso possibile il miracolo è italiana w si chiama Dallara, una delle tante stelle che brillano nell’industria italiana.

di Paolo Colò

Era tempo che cercavo di dare struttura al mio parere in merito all’importanza del settore automotive per l’industria e l’economia italiana.

Non erano di certo le argomentazioni a mancare. L’Italia, si sa, è il paese dei motori e non ci fa mancare certo buon esempi di successi nel settore automotive e motorsport. Ma la paura era quella di addentrarmi troppo nei meandri della storia e della tecnologia, che avrebbero poi distolto l’attenzione dalla direzione del ragionamento.

FORMULA 1 GROSJEAN FUOCO

Oggi però, la “folgorazione” mi è arrivata durante il GP del Bahrein. Proprio nei momenti più concitati della gara, ho trovato le parole giuste per raccontarvi che l’Italia ha la carta vincente per continuare a competere ad armi pari, senza temere nessuna crisi, nell’industria mondiale dell’automotive.

Ed ora arriviamo al punto di questo brevissimo monologo e del perché credere alle capacità dell’industria italiana. Oggi per un attimo, in mondo visione, il fiato di milioni di telespettatori si è stretto in gola.

Un’auto, tra le 22 più veloci e tecnologicamente avanzate del mondo, ad oltre 250 km/h è uscita fuori dal tracciato. Nulla di emozionante, normale amministrazione per la Formula Uno. Ma l’auto in questione non solo è uscita fuori dal tracciato, come se non bastasse, ha puntato il guardrail, dritta come un missile, schiantandovisi addosso.

INCENDIO GROSJEAN

In un attimo, prima che le parti della vettura si fossero fermate, l’auto è stata avvolta in una palla di fuoco, con la parte posteriore della vettura a pochi metri dal Guardrail.

Quest’ultimo, che dovrebbe contenere gli impatti delle vetture, è completamente dilaniato, come se fosse stato colpito da una cannonata. In pochi secondi è stato chiaro che il pilota si trovasse ancora all’interno dell’abitacolo, o di quello che ne restava, avvolto dalle fiamme.

Chiunque avrà pensato che non avesse più scampo, dopo aver visto entrare nel guardrail, aprendolo, una formula uno che per giunta è anche esplosa. Ma invece no, ne esce sano e salvo, con appena mani e caviglie ustionate.

incidente grosjean

Ricapitoliamo quindi, una Vettura di Formula Uno, con a bordo il buon Grosjean, si fionda su un guardrail, aprendolo letteralmente. Immediatamente la vettura prende fuoco e chi è in visione già propende per il peggio. Ma colpo di scena, dalle fiamme un uomo, con tuta e casco, esce indenne con le sue gambe, talmente in salute da scavalcare anche quello che resta delle barriere.

Arrivati a questo punto vi starete chiedendo quale sia il nesso tra l’incidente, che passerà alla storia, e la nostra industria automobilistica. Molti di voi già sapevano quanto sto per affermare, molti altri invece lo scopriranno oggi. Beh, io mi rivolgo ad entrambi, a quelli che già lo sanno dico di rifletterci e quelli che non lo sapevano dico di dare un’altra possibilità alla nostra industria ed alla nostra nazione.

GROSJEAN

L’uomo che si è salvato da quell’incidente, sedeva in una cellula costruita in fibra di carbonio, munita di un dispositivo di protezione passiva, il famoso Halo, che lo ha salvaguardato da un impatto con un barriera di ferro ad oltre 250 km/h.

Non solo lo ha salvato da chissà quali lesioni mortali, ma gli ha permesso di allontanarsi con le sue gambe dai resti della vettura in fiamme.

L’azienda che ha reso possibile questo è italiana e si chiama Dallara, una delle tante stelle che brillano nell’industria italiana.

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